Energia, la sfida green: il crowdfunding (con una remunerazione fissa) per finanziare il fotovoltaico

Cresce la raccolta fondi messa in campo da Enel coinvolgendo le comunità locali

Energia, la sfida green: il crowdfunding (con una remunerazione fissa) per finanziare il fotovoltaico
di Giacomo Andreoli
3 Minuti di Lettura
Venerdì 27 Ottobre 2023, 12:41

Correre sulle rinnovabili per vincere la sfida dell’energia del futuro. È questo l’obiettivo che si è posta l’Italia nell’ambito dei target Ue sulla transizione ecologica. Il 55% in meno di emissioni inquinanti e il 42,5% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030. Poi la neutralità climatica (cioè zero CO2) entro il 2050. Ci sono poi gli accordi di Parigi, che puntano a contenere il riscaldamento climatico ben al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali. Per arrivarci e smettere di essere il fanalino di coda in Europa, il governo, in scia con gli esecutivi Draghi e Conte II, vuole trasformare il Paese in hub energetico del Mediterraneo. Oltre che sul gas (il cui uso è destinato a diminuire nel prossimo decennio), si punta sulle fonti green, affinché l’Italia diventi il primo produttore di pannelli solari in tutta Europa. Entro il 2030, così, si punta a triplicare l’energia prodotta dal fotovoltaico: da 25 a 80 gigawatt. Per farlo si farà leva sui nuovi pannelli a cui lavora Enel, che sta sviluppando la nuova gigafactory di Catania. Ma anche sull’accelerazione nella messa a terra degli impianti tra i vari Comuni italiani. Su questo fronte Enel Green Power, all’interno del gruppo guidato dall’ad Flavio Cattaneo, festeggia in questi giorni i due anni di Scelta Rinnovabile, la raccolta fondi online tramite crowdfunding che prevede una forma di finanziamento per sostenere la costruzione di impianti rinnovabili.

LE INIZIATIVE

Chi partecipa può contare su condizioni economiche di ritorno vantaggiose, in primis dedicate ai residenti nel Comune in cui viene realizzato l’impianto e in secondo luogo anche a singole persone non residenti. Il meccanismo favorisce una partecipazione attiva e concreta delle comunità locali nello sviluppo delle energie pulite, contribuendo al processo di decarbonizzazione del Paese. Il crowdfunding prevede una remunerazione fissa in base al finanziamento iniziale con cui si è deciso di sostenere la realizzazione dell’impianto, oltre chiaramente al recupero del capitale iniziale versato. La quota partecipativa può essere scelta liberamente in base alle proprie preferenze, fino a un importo massimo per ciascun impianto, così da consentire a tutti gli interessati di poter partecipare all’iniziativa. Per aderire bisogna andare sul sito di Enel Green Power, inserire i propri dati e caricare un documento di identità valido. Quindi è necessario aprire il proprio conto digitale e caricarci sopra denaro con carta di credito o bonifico bancario, scegliendo infine l’impianto da finanziare. Una volta conclusa la raccolta fondi per il progetto scelto, l’utente riceve il rendimento sul finanziamento previsto e può monitorare il suo portafoglio personale. A marzo, grazie anche a questa iniziativa e alla raccolta di 200mila euro, è entrato in funzione a Poggio Renatico (in provincia Ferrara), il “Parco solare Malvezzi”. Produrrà circa 25 gigawattora ogni anno, evitando l’emissione in atmosfera di 11mila tonnellate di anidride carbonica e l’utilizzo di 5,4 milioni di metri cubi di gas. A dicembre dello scorso anno, invece, è partito a Casei Gerola (Pavia), un impianto fotovoltaico che produrrà circa 7 gigawattora all’anno, garantendo la fornitura di energia elettrica a oltre 2.500 famiglie ed evitando l’emissione in atmosfera di oltre 3 mila tonnellate di CO2. Per sostenere la struttura sono stati raccolti 150mila euro. Sono solo due esempi recenti di un progetto che continua a crescere nel tempo e che ha contribuito anche alla nascita di un innovativo centro di ricerca con impianto solare ad Augusta (Siracusa), oltre che all’avvio di un parco solare a Trino (Vercelli).

LE PROSPETTIVE FUTURE

La controllata di Enel Green Power, 3SUN, ha poi presentato a giugno tre nuovi moduli fotovoltaici, che arriveranno sul mercato nel 2024. Grazie alla tecnologia delle celle solari a eterogiunzione, sono in grado di aumentare l’efficienza nella capacità di assorbimento della luce solare. Non solo, non impiegando né piombo né fluoro, rispettano criteri stringenti di sostenibilità e circolarità. Saranno prodotti nella gigafactory di Catania, che dovrebbe essere pronta il prossimo anno. L’attuale stabilimento arriverà a produrre 3 gigawatt ora l’anno. L’investimento complessivo vale oltre 600 milioni, con contributi dall’Ue e dal Pnrr.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA