Frazioni da ricostruire, è svolta:
decreto aumenta i finanziamenti

Paganica
di Stefano Dascoli
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Giovedì 22 Dicembre 2016, 09:58
L'AQUILA - L'ufficio speciale per la ricostruzione (Usra) ha emanato un decreto, il numero 7 del 20 dicembre, che rappresenta una svolta importante per la ricostruzione dei centri storici, in modo particolare delle frazioni. La norma, infatti, innalza i livelli di contributo ammissibili per le unità immobiliari non residenziali (cantine, stalle, pagliai ad esempio) che spesso e volentieri sono nodali per il completamento degli aggregati. In questo modo si eviterà una ricostruzione a macchia di leopardo. Nel dettaglio, prima della misura in questione veniva riconosciuto un contributo di 700 euro a metro quadrato, diminuito al 60% per gli immobili non residenziali, e dunque 420 euro. In realtà come Onna, tanto per capire, ricostruire con questa cifra avrebbe consentito solo di ripristinare le strutture in cemento armato. Con il rischio di ritrovarsi abitazioni perfettamente terminate con accanto altre senza neanche le tamponature. I presidenti dei Consorzi, insieme a Onna Onlus, San Gregorio Rinasce e alcuni tra tecnici e cittadini, hanno avanzato un'istanza che è stata recepita dall'ufficio diretto da Raniero Fabrizi.

«Con il decreto - spiega Massimiliano Pieri, presidente di Consorzio - si passa da 700 a mille euro al metro quadrato. Con la diminuzione al 60 per cento si arriva a 600, contro i 420 precedenti. Si tratta di 180 euro in più al metro quadrato a cui però si potranno aggiungere le maggiorazioni previste per gli elementi di pregio e per le amplificazioni sismiche dell'area. Giustizia è finalmente fatta: le frazioni potranno essere ricostruite bene, visivamente e strutturalmente. Ciò che prima veniva considerato di serie B ora finalmente avrà le risorse in più finora negate. Un vecchio errore del 2013 contestato ampiamente che ora è stato sanato».
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