Da fine mese di marzo a fine aprile di quest’anno, avrebbe effettuato 13 rifornimento di carburante per complessivi 1.200 euro, utilizzando però la scheda carburanti per i mezzi di proprietà del Comune dell’Aquila di recente dismessi.
Con l’accusa di indebito utilizzo di strumenti di pagamento, i carabinieri-forestali del Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale (Nipaaf) del Gruppo forestale dell’Aquila, insieme ai colleghi della Sezione di polizia giudiziaria dello stesso Corpo in servizio presso la procura dell’Aquila e sotto il coordinamento del pm Roberta D’Avolio, hanno denunciato B.L. di 36 anni dell’Aquila, dipendente comunale, assistito dall’avvocato Francesco Valentini.
L’attività investigativa ha visto gli inquirenti installare delle micro telecamere presso la stazione carburanti Q8 di viale Gran Sasso, che hanno permesso di immortalare il dipendente nelle presunte attività delittuose, ovvero di utilizzare due schede carburanti per fare pieni di benzina (per un massimo di 40 euro giornalieri a scheda) alle due auto di proprietà: una Volkswagen Golf ed una Seat modello “Ateca”.
Prelievi sempre secondo l’accusa che sarebbero avvenuti nell’impianto convenzionato con il Comune in assenza però del titolare, usufruendo del servizio self service. Impianto non servito da sistema di telecamere, particolare che può aver indotto l’indagato a muoversi con una certa disinvoltura non immaginando di contro dell’attività di indagine posta dai militari del Nipaaf e della Sezione di Pg della Procura
Auto dismesse da parco auto del Comune, con le schede ancora attive, particolare che avrebbe allertato i dirigenti comunali che hanno fatto partire una verifica interna con la successiva denuncia.