Saldi estivi, partenza lenta: effetto carovita sugli acquisti

Saldi estivi, partenza lenta: effetto carovita sugli acquisti
di Luca Telli
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Domenica 9 Luglio 2023, 12:37

Partenza lenta per i saldi estivi, ancora pochi acquisti nonostante la politica adottata da una parte dei commercianti: sconti del 50 per cento già dai primissimi giorni. Una mossa in anticipo di almeno due settimane rispetto al passato, la super scontistica è infatti materia degli ultimi giorni di saldi per limitare al massimo l'invenduto e di conseguenza le perdite, che nelle intenzioni ha come obiettivo coprire le spese di un inverno e una primavera difficili fatti di tante ombre e poche luci con numeri deludenti anche durante il periodo natalizio, aspettato ogni anno con particolare attesa.

Per una stima bisognerà attendere almeno i dieci giorni dal via: "aspettiamo un po' prima di parlare - spiega Giovanni Scuderi, titolare con la famiglia di diversi punta in città -. A fine saldi, poi, faremo i conti". Conti che, quando si parla di saldi, tornano sempre meno per l'effetto svalutante che sull'iniziativa hanno da una parte le offerte costanti della grande distribuzione, dall'altra della scontistica fuori stagione che gli stessi negozi di prossimità sono costretti a praticare per reggere un mercato sempre più competitivo e difficile. Dimostrazione di quanto sia diventato impegnativo tenere in piedi un'attività è la moria di negozi che ha colpito il centro storico, con maggiore forza, nell'ultimo decennio con il rinnovo fisiologico che continua a mancare: per tre negozi che hanno chiuso ne ha riaperto solo 1.

Sempre in centro, infatti, si concentrano le difficoltà maggiori.

Se nei parchi commerciali la spinta dei saldi sembra essere più forte, o comunque partita in maniera più decisa, dentro le mura le difficoltà sono maggiori. Da una parte il meteo, con il caldo esploso all'improvviso, dall'altra la difficoltà di raggiungere il centro unito a prezzi dei parcheggi alti, scoraggiano i clienti alle prese, poi, con i problemi legati al carovita. Spera in un finale positivo Confesercenti, da un'indagine della quale emerge come le previsioni di spesa pro capite siano intorno ai 220€.

Da parte sua il presidente provinciale Vincenzo Peparello lancia un appello ai clienti: "invitiamo ad acquistare direttamente nei negozi di vicinato, nei negozi che si trovano nelle città, specialmente nei centri storici. Recarsi nei punti vendita fisici privilegiando il rapporto diretto consente, non solo una maggiore qualità dell’acquisto poiché si possono toccare con mano e provare i capi di abbigliamento assistiti dagli addetti alle vendite, ma anche per contribuire alla ripresa economica delle imprese e alla rivitalizzazione delle nostre città e dei piccoli borghi. È un tassello importante per favorire ed incentivare, in questo periodo, l’economia delle realtà locali".

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