Mercato europeo del food, tutti soddisfatti: «Numeri importanti e prima da ricordare»

Mercato europeo del food, tutti soddisfatti: «Numeri importanti e prima da ricordare»
di Luca Telli
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Martedì 20 Giugno 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 18:21

«Una seconda edizione? Vediamo, perché mettere in moto una macchina come quella del mercato europeo non è roba da poco». Per ora Alessandro Gregori, presidente provinciale ANVA (associazione nazionale venditori ambulanti), si tiene stretto il successo della tre giorni che lo scorso fine settimana ha portato a Viterbo 31 banchisti europei (e 15 della zona), i migliori piatti della tradizione continentale e tante persone.  Un successo che condivide: «Con Confesercenti, con l’amministrazione comunale di Viterbo e con tutti quelli che si sono spesi per arrivare a questo traguardo».

Città affollata, indice di soddisfazione alto sia tra i clienti che tra gli operatori e un effetto positivo per l’intero settore dell’accoglienza. A beneficiare dell’arrivo di turisti da fuori regione, e di visitatori dal resto della provincia, ristoranti, bed and breakfast e hotel; spiega il presidente ANVA: «Dietro a un evento del genere c’è un movimento di gente considerevole, se pensiamo solo agli standisti e alle loro famiglie che alloggiano in città ci rendiamo conto di quanto possa essere utile per l’economia cittadina».

Numeri, Gregori, preferisce non darli: «le strade erano piene e i banchi affollati, ma per una valutazione complessiva è presto», eppure un dato lo porta: «molti degli standisti sabato sera avevano già terminato i prodotti, si tratta di commercianti abituati a girare per l’Europa con alle spalle centinaia di fieri, non sono insomma degli sprovveduti».

Un successo, quindi, che forse neppure loro si aspettavano.

Sui social poche le voci critiche, la maggior parte ha accolto la manifestazione in maniera positiva considerata, poi, tra le formule ideali per accendere le luci sul centro storico, incentivare la presenza tra le sue vie e sostenere i negozi di prossimità.

 L’interesse generato dal mercato europeo non è passato inosservato neppure tra altre amministrazioni comunali della Tuscia: «Abbiamo ricevuto una richiesta da un altro comune per programmare una tappa del mercato europeo – spiega ancora Gregori -. Ci sono da valutare tante cose ma già questo interessamento ci fa piacere: è un riconoscimento per tutto il lavoro che facciamo».

E una soddisfazione per l’intero comparto ambulante tenuto, a Viterbo, negli ultimi anni in scarsa considerazione come testimonia la battaglia per il ritorno del mercato settimanale in centro, accordato dalla sindaca Frontini dopo tre anni, polemiche e decine di standisti persi. Un passo che aveva segnato una riappacificazione tra amministrazione comunale e commercianti, dopo che lo scorso dicembre si era toccato il punto più basso con la cancellazione dal mercatino di Natale e la diserzione di massa alla location prevista dal piano comunale in sostituzione del Sacrario. Natale che, ancora di più dopo il successo del mercato europeo, diventa occasione da non sciupare. Alessandro Gregori glissa. E aspetta.

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