Viterbo, con mascherine, guanti e ingressi scaglionati le librerie pronte a ripartire

Viterbo, con mascherine, guanti e ingressi scaglionati le librerie pronte a ripartire
di Luca Telli
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Sabato 18 Aprile 2020, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 16:59
 «Non mi sento un simbolo, amo questo lavoro e sono felice di tornare nel posto che sento più mio». Da lunedì Allen Straffi sarà dietro il bancone della sua piccola enclave di scaffali e libri in via Saffi. Come lui, alzerà la saracinesca la totalità delle librerie indipendenti presenti in città, mentre la grande distribuzione potrebbe decidere di prendersi qualche giorno in più.

Una luce che si accende e cancella l’ombra lunga delle polemiche: tra la rabbia di chi, dopo il via libera del governo, si sentiva una 'cavia', e chi invocava tutele finanziarie maggiori a nome di un settore stremato da 5 anni di battaglia e 2500 morti lasciati sul campo. Numero al quale anche la provincia ha dato il suo contributo.

«Ora è un problema che passa in secondo piano, dovremo tornarci ma adesso ripartire – continua Straffi – ci sono decine di clienti che, da settimane, aspettano di passare in libreria per ritirare le loro copie». Ritiro che si traduce in dialogo, consiglio e confronto. Un modo di essere e di lavorare che cambierà nei prossimi mesi.  La Regione Lazio infatti, ha inviato un vademecum con 10 regole da seguire. Mascherine, guanti monouso, igienizzante gel all’ingresso e sanificazione due volte al giorno. E ancora accessi scaglionati: per locali fino a quaranta metri quadrati una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; per locali di dimensioni superiori, l’accesso sarà regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, se possibile, i percorsi di entrata e di uscita e disponendo una segnaletica a terra per garantire il distanziamento interpersonale.
 «L’orario subirà delle modifiche – continua Straffi – apriremo più tardi e chiuderemo prima. Continueranno le consegne a domicilio e le spedizioni ma sarà bello vedere le strade della nostra città tornare lentamente a popolarsi: sarà come uscire dal letargo invernale». Al rischio di trasformarsi in una candela sotto il vento di tramontana Straffi non pensa. E una speranza viene da un dato di Confcommercio: il fatturato medio della prima giornata di apertura nelle 13 Regioni in cui è stato possibile, ha dato buoni risultati, attestandosi sui livelli di venduto simili a metà aprile 2019.
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