Pestaggi in discoteca ed estorsioni, l'operazione Toro loco si chiude con un'assoluzione

Il tribunale di Viterbo
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Sabato 21 Maggio 2022, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 16:50

Pestaggi in discoteca ed estorsioni, tutti assolti. Si chiude con una sentenza assolutoria il maxiprocesso scaturito dall’operazione Toro Loco. Maxi processo su cui era già arrivata, in parte, la prescrizione. Il procedimento scaturiva dal complesso lavoro d’indagine su una lunga serie di episodi violenti avvenuti tra il 2008 e il 2009 nella Tuscia. Furono coinvolti i 4 fratelli Medde, originari della Sardegna ma residenti a Ronciglione da tempo, e una serie di buttafuori del Viterbese. Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Viterbo sarebbero stati i responsabili di alcuni pestaggi avvenuti in discoteca e di auto incendiate e minacce a scopo estorsivo. Questo però 12 anni fa.

Dopo il rinvio a giudizio per 24 imputati il processo non è riuscito a partire in tempi e brevi. Durante la prima udienza, avvenuta 3 anni fa, 16 persone furono assolte per intervenuta prescrizione. Prescritti furono i reati di associazione a delinquere, lesioni aggravate, danneggiamento causato da incendio, percosse e sostituzione di persone.

In totale erano 35 i capi di imputazione. Restarono in piedi il sequestro di persona, l’estorsione e la tentata estorsione. Tra le principali accuse, mosse dalla Procura, quella relativa ai buttafuori che avrebbero imposto ad alcuni locali del viterbese la loro assunzioni. Passaggi, per la pubblica accusa, che sarebbero stati chiariti dalle intercettazioni telefoniche e ambientali.

Dei quattro fratelli Medde il processo lo hanno affrontato solo in due: Salvatore e Gavino e un gruppo di buttafuori, assistiti dagli avvocati Giuliano Migliorati e Marco Russo. Due anche le parti civili. La sentenza di assoluzione è arrivata nei giorni scorsi al termine del dibattimento dove nessuno degli imputati si è sottoposto all’interrogatorio, preferendo restare in silenzio.

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