Mercato del sabato, trasferimento a piazza della Rocca ma con meno banchi

Mercato del sabato, trasferimento a piazza della Rocca ma con meno banchi
di Luca Telli
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Sabato 8 Luglio 2023, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 18:15

Il mercato del sabato trasloca dal Carmine a piazza della Rocca e piazza Sallupara, lo ha stabilito l’amministrazione comunale con la delibera di giunta numero 312 del 5 luglio. Sarà però un mercato ridimensionato: di 71 banchi ne resteranno 55; una notizia che già aveva preso corpo la scorsa settimana quando, con la determina numero 182, era stata approvata la graduatoria dei titolari delle imprese attive ed aventi diritto al posteggio nella nuova location.

Slitta, invece, ancora la data ufficiale per la prima in centro dopo la prova sperimentale del 15 aprile scorso che, incontrando il favore dei rappresentanti degli ambulanti e dei commercianti stessi aveva escluso dalla corsa per la nuova sede il parcheggio di Valle Faul.

Sul momento esatto dello spostamento del mercato dopo quasi tre anni passati al Carmine sono ancora due i nodi, formalmente, ancora da sciogliere: il primo legato al posizionamento dei banchi, il secondo, al termine dei lavori di rifacimento di parte del manto stradale di piazza della Rocca, lavori annunciati lo scorso inverno e che dovrebbero chiudersi intorno alla seconda quindicina di agosto. Si legge nella delibera come il Comune abbia dato mandato ai tecnici del quarto settore: «di elaborare una nuova planimetria d’insieme per il posizionamento degli operatori commerciali che tenga conto delle criticità emerse in sede di test iniziale, al fine di cercare di soddisfare pienamente la compatibilità logistica dei luoghi all’effettivo posizionamento delle strutture di vendita».

Una volta approvata la nuova planimetria «che il Comune si riserverà di approvare con successivo atto», e portati a termine i lavori del manto stradale sarà comunicata la data.

Un giorno che gli operatori aspettano con ansia. Secondo la maggioranza dei commercianti tornare in centro sarà un «aiuto e solido e reale alle imprese in difficoltà», al crollo degli affari negli ultimi tre anni (tra Covid e decentramento) si sono aggiunti i problemi legati al contenimento della spesa che le famiglie stanno alzando come muro davanti all’aggressività dei prezzi dei servizi e dei generi alimentari. Criticità, che è evidenziata anche dai titolari dei negozi stabili, che rischia di portare ad un ulteriore deperimento del tessuto imprenditoriale del commercio ambulante.

L’allarme, del resto, era già stato lanciato all’inizio della scorsa primavera da Goia (gruppo organizzato ambulanti) Fenapi: con una nota il delegato provinciale Vincenzo Cardenia aveva denunciato lo stato di crisi di molte imprese.

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