Discarica Monterazzano, rischio sospensione. La Regione: "Mancano le garanzie". Ecologia Viterbo chiede tempo

Discarica Monterazzano, rischio sospensione. La Regione: "Mancano le garanzie". Ecologia Viterbo chiede tempo
di Simone Lupino
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Martedì 11 Aprile 2023, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 16:54

Rischio stop per la discarica di Monterazzano. Il 27 marzo la Direzione ambiente della Regione Lazio ha comunicato al gestore «l’avvio del procedimento di sospensione dell’efficacia dell’Autorizzazione integrata ambientale». Con una sigla: Aia, titolo rilasciato nel 2008 e rinnovato quattro anni fa. Ecologia Viterbo «risulta attualmente inadempiente rispetto alla prestazione delle garanzie finanziarie di gestione operativa e post-operativa invaso Vt3». Quello in uso. In dubbio anche l’iter per l’ampliamento: l’area Via «assumerà al riguardo i provvedimenti consequenziali».

L’azienda ha risposto giovedì scorso con una nota dell’amministratore delegato, Pierpaolo Lombardi: nonostante «si siano interpellatati numerosissimi operatori, sia finanziari che assicurativi, e che non si sia neppure parlato del relativo corrispettivo, è allo stato pervenuta una sola offerta, che comunque richiede ancora un ulteriore tempo». Da qui la richiesta alla Regione di un’audizione e l’istituzione di un tavolo tecnico «volto anche a individuare un elenco di compagnie finanziarie, assicurative e bancarie dalle quali l’operatore possa agevolmente attingere le garanzie necessarie per l’esercizio dell’attività».

È un vero colpo di scena sui rifiuti, mentre si attendeva la convocazione della prima riunione della conferenza dei servizi per il quarto invaso. Informati del provvedimento, tra gli altri, il Comune e la Provincia, il capo di gabinetto del presidente della Regione, le Prefetture di Roma e Viterbo, il sindaco della città metropolitana, Roberto Gualtieri.

Una sospensione a Monterazzano significherebbe per Viterbo e la Tuscia niente più sbocchi per i rifiuti. Ma avrebbe effetti sulla capitale e il resto del Lazio, trattandosi dell’unica discarica attiva in tutta la regione.

L’atto del 27 marzo vale come «preavviso del provvedimento di sospensione dell’efficacia dell’Aia» e fa seguito a una precedente diffida ad adempiere. L’invaso risulta «privo di entrambe le valide ed efficaci garanzie finanziarie richieste dalla norma». Garanzie che sono «un requisito di legge indispensabile per la prosecuzione dell’esercizio della gestione della discarica». Si parla di un sistema previsto per ristorare la collettività in caso di ripercussioni negative sull’ambiente causate dagli impianti di smaltimento.

Replica Lombardi: «Non è dubitabile che la garanzia in questione debba sussistere al momento del rilascio dell’autorizzazione mentre non è normato il caso, come quello che ci occupa, nel quale, per eventi non dipendenti dalla volontà del gestore e da esso non disponibili, la garanzia venga a mancare durante l’attività operativa».

Secondo Ecologia, i criteri di calcolo della tariffa della Regione Lazio «portano ad avere tariffe di molto inferiori rispetto alla media delle altre regioni in cui vige il libero mercato». Ciò indurrebbe le banche e le assicurazioni «a non ritenere appetibile la copertura del rischio della gestione dei rifiuti» nel Lazio.

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