«L'ampliamento della discarica è compatibile con l'ambiente»

«L'ampliamento della discarica è compatibile con l'ambiente»
di Simone Lupino
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Giovedì 21 Marzo 2024, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 11:22

È ormai prossimo il via libera ai lavori per l’ampliamento della discarica di Viterbo con la realizzazione a Monterazzano di un nuovo invaso (VT4) di 550mila metri cubi, l’equivalente di 650mila tonnellate di rifiuti. Lunedì scorso si è ufficialmente chiusa la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) con la pronuncia di “compatibilità ambientale” da parte della Direzione Ambiente della Regione Lazio. Adesso manca solo il Paur, il Provvedimento autorizzatorio unico regionale: l’ultimo atto dell’iter.

Confermato che la nuova discarica sarà al servizio di Roma e del Lazio: “Dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni indicate nei pareri acquisiti durante l’iter istruttorio”, sta scritto. La determina di Via fa seguito alla conclusione della conferenza dei servizi(20 dicembre 2023) e tiene conto di quanto evidenziato “nel parere favorevole dell’Area Rifiuti Regionale relativamente all’importanza pubblica del progetto” dato che “l’invaso in esercizio VT3 è in fase di esaurimento”, che “allo stato attuale l’unica discarica in esercizio nel Lazio per la chiusura del ciclo dei rifiuti urbani” è quella di Viterbo e che “l’assenza di impianti di discarica è attenzionata anche dalla Commissione Europea”. C'è in corso una procedura di preinfrazione. “Venisse meno la capacità impiantistica di discarica nel Lazio, la procedura di preinfrazione potrebbe trasformarsi in una procedura di infrazione per la Regione Lazio e per lo Stato”.

Viterbo sarà quindi obbligata ad accogliere ancora i rifiuti della capitale e delle altre province finché queste non si doteranno di impianti propri.

Appunto, fino a quando? Di preciso non si sa. La determina aggiunge solo che allo “stato attuale sono comunque in discussione nell’ambito della Regione Lazio progetti sottoposti a procedura autorizzativa regionale in cui sono previste ulteriori soluzioni relativamente alla chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani nell’ambito del territorio regionale”.

La determina di Via emessa lunedì scorso è accompagnata dall’istruttoria tecnico-amministrativa che ricostruisce le tappe della procedura, a partire dall’istanza presentata dal gestore dell’impianto, la società Ecologia Viterbo, il 15 luglio 2022, a cui fece seguito la pubblicazione dell’avviso pubblico sull’albo pretorio del Comune di Viterbo. In un documento di Ecologia Viterbo agli atti, l’esaurimento è stimato per giugno/luglio 2024.

Il progetto iniziale prevedeva un nuovo invaso, il quarto, con una volumetria extra large di 960 mila metri cubi, ma alla fine è stato rimodulato a seguito del parere negativo espresso dalla Soprintendenza basato sulla presenza di un vincolo boschivo e per la distanza ravvicinata con un corso di acqua. Il nuovo invaso prevede adesso una volumetria di 550 mila metri cubi. “Supponendo conferimenti costanti per i prossimi anni si ha una vita utile di discarica pari a circa 7 anni”, recita l’istruttoria.

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