Ex hotel Roma Est occupato dai rom, all'interno «degrado e traffici illeciti»

La denuncia dei cittadini di via Grappelli: «L’edificio è terra di nessuno». Nicola Franco, presidente del VI Municipio: «Oggi dal prefetto per chiedere lo sgombero»

«Degrado e traffici illeciti nell’ex hotel Roma Est occupato dai rom»
di Luisa Urbani
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Domenica 7 Gennaio 2024, 23:47

Via Giorgio Grappelli. Al civico 56 c’è un palazzo di due piani. Dalla strada non si nota nemmeno: è isolato e coperto da rovi e alberi. Intorno non c’è nulla se non un distributore di benzina. Una zona ideale per trovare rifugio in quello che un tempo era l’hotel Roma Est. La struttura infatti, da circa un anno, è occupata da numerose famiglie straniere. All’incirca 20 persone, secondo il Municipio. Una situazione di degrado mal tollerata dagli abitanti della zona che si chiedono quando finirà tutto questo, lamentando frequenti schiamazzi, un degrado diffuso e un forte senso di insicurezza.

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«C’è molta sporcizia intorno.

Oggetti rotti buttati in mezzo alle piante, pneumatici e carcasse di auto forse rubate» denuncia Alessio, che vive nel quartiere a Est e fa spesso benzina al distributore davanti all’albergo. «Quel posto è diventato una discarica. È occupato da rom che passeggiano per il quartiere e danno fastidio chiedendo soldi» dichiara un altro residente.

«Siamo passati da un discorso di solidarietà dove venivano aiutate persone fragili e bambini che avevano bisogno di assistenza a una situazione di degrado inammissibile. Non sappiamo più cosa succede lì dentro» dice Dario Musolino, presidente del Comitato di quartiere. Inizialmente nella struttura, come conferma il presidente VI Municipio, Nicola Franco, «viveva una famiglia rumena che era stata cacciata da casa dopo uno sgombero in zona Prenestina. Noi, dato che c’erano dei fragili, abbiamo cercato di aiutarli coinvolgendo anche il console del loro paese e una chiesa ortodossa qui vicino».

Ma poi la situazione è degenerata. «Li abbiamo visti smontare monopattini e girare spesso con i furgoni. Temiamo – prosegue Musolino - che gestiscano un traffico illecito forse di rame o di ferro. Ma pensiamo anche di pezzi di auto. Si vedono spesso gomme e portiere buttate lì vicino. Sono persone poco raccomandabili che secondo noi compiono reati. Tutto il nostro quadrante soffre della mancanza di sicurezza. La situazione deve essere ripristinata il prima possibile» conclude il presidente del Comitato. «Se non intervenire nessuno dentro quell’albergo il rischio è che finisca come all’Hotel Astor di Firenze, con una bambina sparita e forse morta dentro un palazzo fatiscente» aggiunge arrabbiato Claudio, anche lui un abitante della zona. Molti infatti i bambini che vivono nell’ex struttura alberghiera. «Almeno 11 minori», precisa Nicola Franco che da mesi si sta mobilitando per trovare una soluzione.


L’INTERVENTO DEL COMUNE
La struttura, come conferma il presidente del Municipio, è di proprietà di un’impresa edile che ha già presentato un esposto per chiedere lo sgombero dei locali. L’intenzione del gruppo, secondo Franco, sarebbe quella di demolire l’albergo per realizzare degli appartamenti. Ma ovviamente finché non verrà liberato non potranno far nulla. «Come amministrazione – dichiara Franco - non abbiamo competenze a riguardo, ma abbiamo segnalato più volte la situazione sia ai carabinieri della stazione di Settecamini sia al Prefetto, che incontrerò oggi per ribadire la necessità di un intervento immediato. So per certo che l’hotel risulta nell’elenco degli sgomberi da fare, ma quando si farà ancora non è noto». E nell’attesa la preoccupazione dei residenti cresce sempre di più.

Alcuni di loro hanno addirittura coinvolto una società di sicurezza privata per cercare di controllare le case. «Purtroppo questa non è una zona tranquilla – racconta Costantino, che vive lì da anni – ci sono spesso furti. Prima c’era questo hotel molto carino che ravvivava l’area, ora solo degrado. È inammissibile». 

 

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