B&B in rete per crescere, ma i proprietari chiedono che la città spicchi il volo

B&B in rete per crescere, ma i proprietari chiedono che la città spicchi il volo
di Luca Telli
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Domenica 17 Dicembre 2023, 16:41

"Fare squadra per crescere insieme". Un concetto semplice ed efficace quello che esprime Valter Labate, membro del direttivo di Stay in Tuscia, associazione attiva dal 2020 che raggruppa circa 60 attività ricettive extra alberghiere nella città dei papi. "Perché - continua - solo così possiamo aiutare Viterbo ad avere quella svolta turistica che tutti vogliamo".

Svolta che i numeri certificano come possibile: "Negli ultimi anni abbiamo registrato flussi in aumento ma ancora lontani da quelli che si potrebbero avere”. Parole che Labate non usa a sproposito, forte di convinzioni costruite sulla testimonianza dei turisti: “chi viene a Viterbo resta sorpreso dalla sua bellezza - aggiunge -. Se da una parte è confortante dall'altra dimostra una cosa: che come meta turistica siamo ancora sconosciuti".

 Il lavoro di Labate, che sul territorio è attivo con un bed and breakfast ed una casa vacanza, e dell’associazione della quale fa parte sta già portando frutti. La lotta all’abusivismo in primo luogo: “per far parte di Stay in Tuscia bisogna avere le carte in regola. Offriamo consulenza a chi vuole intraprenderà un’attività dove la poca conoscenza della materia crea un altro numero abusivi inconsapevoli”. E ancora: “Benefici ancora più tangibili – continua – con un sistema di convenzioni per gli associati e di condivisione delle prenotazioni. Mi spiego, quando arriva una richiesta per una camera e la struttura scelta non può accogliere perché al completo il turista viene indirizzato ad un'altra iscritta all’associazione”.

 L’ambizione è quello di diventare non solo riferimento per chi visita la Tuscia ma anche per le imprese del territorio: “Sul nostro sito la prenotazione avviene senza oneri di commissione (contro il 18% richiesto dai maggiori portali).

Puntiamo a raggruppare il maggior numero tra le 400 strutture extra alberghiere (nel 2008 erano 36) attualmente presenti nel Comune e diventare una vetrina a tutto tondo sulla città”.

Per crescere e raggiungere l’obbiettivo di città turistica gli sforzi delle imprese non bastano. "Tempo fa - spiega Labate - abbiamo lanciato l'idea di creare una consulta del turismo, un tavolo con associazioni di categoria, politica e imprenditori da convocare semestralmente che si occupi di promuovere e migliorare l'offerta turistica cittadina". Proposta per ora non raccolta dall’amministrazione comunale. “Riunire intorno ad un tavolo tutte le forze legate al settore dell’accoglienza potrebbe fornire anche un indirizzo su come spendere la tassa di soggiorno. Centinaia di migliaia di euro annuali che possono essere impiegati per migliorie reali”. Prima di qualsiasi cosa però occorre ripensare al ruolo di Viterbo nel circuito turistico: “È difficile perché abbiamo molto da offrire ed una sintesi è complicato ma Viterbo ha bisogno di un’identità che, per esempio, potrebbe essere quella di città termale”. 

Stay in Tuscia:  www.stayintuscia.com e +393775798964 

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