Asse Papa Francesco e Giorgia Meloni contro le culle vuote in Italia, parlerano assieme agli Stati Generali della natalità

Asse Papa Francesco e Giorgia Meloni contro le culle vuote in Italia, parlerano assieme agli Stati Generali della natalità
di Franca Giansoldati
4 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Maggio 2023, 13:21

Città del Vaticano – Così come aveva fatto già con l'ex premier Mario Draghi, Papa Francesco anche stavolta si metterà totalmente in gioco per rafforzare e portare avanti l'asse con l'Italia: Chiesa e Stato devono essere unite a trovare assieme una strategia comune per invertire il fenomeno drammatico delle culle vuote. Bergoglio si incontrerà con la premier Giorgia Meloni agli Stati Generali della Natalità, giunti alla terza edizione e in programma l’11 e il 12 maggio a Roma presso l’Auditorium della Conciliazione. Ne avevano parlato assieme durante l'udienza in Vaticano il mese scorso, mettendo in evidenza (entrambi) che questo impegno deve proseguire senza steccati ideologici. Del resto il dramma delle culle vuote assilla il futuro di tutti.

Alla kermesse interverranno personalità di alto profilo appartenenti al mondo politico, economico, delle imprese e della società civile tra cui, oltre al Pontefice e al presidente del Consiglio, i Ministri Valditara, Roccella, Giorgetti, Urso, Tajani e leader politici come Giuseppe Conte, Elly Schlein, Matteo Salvini, Carlo Calenda, Elena Bonetti e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Non è la prima volta che il Papa prende parte di persona a una convention del genere, avviata, prima della pandemia, da Gigi de Palo. 

Banchi sempre più vuoti nella Tuscia: calano le nascite, il prossimo anno 200 alunni in meno

Ogni anno i dati si fanno sempre più allarmanti sull’andamento della popolazione italiana: nel 2022 ci sono stati 719 mila morti in confronto a 393 mila nati, con una popolazione diminuita di 1,5 milioni di persone rispetto al 2014. Basterebbero questi numeri per comprendere lo stato di avanzamento dell’inverno demografico che sta colpendo il nostro Paese.

Meloni: «Per troppi anni non abbiamo investito sulla natalità. Liceo Made in Italy? È in dirittura d'arrivo»

Le prospettive demografiche, il contributo e i limiti dell’immigrazione, le difficoltà oggettive nel conciliare maternità e lavoro, la necessità di raggiungere quota 500 mila nascite entro il 2023 e 1,60 figli per donna entro il 2030 per sostenere il sistema di welfare nel nostro Paese. Di tutti questi temi si è parlato alla conferenza stampa di presentazione della terza Edizione degli Stati Generali della Natalità, presso la Sala Verde dell’Ospedale Fatebenefratelli, alla presenza di Gigi De Palo, Presidente della Fondazione per la Natalità, e Gian Carlo Blangiardo, già Presidente Istat.  

Il quadro emerso dalla presentazione e dal commento dei dati ISTAT è, come detto, quello di un Paese in profonda crisi demografica, che rischia di perdere 11 milioni di residenti nei prossimi 40 anni e con un numero di decessi pari a 2,5 volte quello delle nascite.

Papa Francesco chiede più aiuti per le famiglie italiane: «Inverno demografico bruttissimo»

«Da anni ci battiamo per portare il tema della denatalità all’attenzione della politica e al centro del dibattito pubblico. Lo abbiamo fatto in passato, quando questo problema sembrava drammaticamente marginale nell’agenda politica del nostro Paese, e continuiamo a farlo oggi, in un momento in cui finalmente l’attenzione dei cittadini e delle forze sembra avere colto la portata del problema e l’impellenza di soluzioni concrete. Con gli Stati Generali vogliamo anche quest’anno dare vita ad un momento importante di riflessione e di confronto su questi temi, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise ed efficaci» ha sottolineato Gigi De Palo, Fondatore e Presidente della Fondazione per la Natalità e organizzatore degli Stati Generali.

Papa Francesco: «Non vedere il problema della denatalità in Italia è miope, bisogna abbassare gli steccati ideologici»

© RIPRODUZIONE RISERVATA