Terni, troppi parchi vietati ai bambini

Terni, troppi parchi vietati ai bambini
di Monica Di Lecce
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Venerdì 19 Agosto 2022, 12:28

C’erano una volta i giardinetti con i giochi dei bambini. Oggi molti di questi sono ricettacoli di rifiuti, sterpaglie e attrezzi rotti. Mentre si parla della riqualificazione, seppure importante, della Passeggiata e della riapertura del Parco di Cardeto attesa da oltre dieci anni, ci sono diversi angoli verdi di città che di verde mantengono ormai più poco. E’ il caso, per esempio, dei giardini di viale Tito Oro Nobili e di via Alterocca. Mercoledì scorso per un soffio non sono saliti agli onori della cronaca.


In via Tito Oro Nobili il crollo di un grosso ramo di pino ha riportato l’attenzione su questo angolo di città. A pochi metri di distanza dal punto in cui è caduto il ramo fanno la loro comparsa, infatti, i “resti” dei giochi dei bambini: dell’altalena rimane solo la struttura esterna, per altro in cattive condizioni, lo scivolo è ormai fatiscente, di una panchina restano a malapena due tavole dello schienale, del girotondo solo quattro seggiolini. L’area, nel degrado, non è di fatto fruibile e probabilmente non lo è già da qualche tempo. In via Alterocca, invece, sempre mercoledì pomeriggio, si è registrato un principio di incendio presso i giardinetti che sorgono di fronte al torrente Serra, a due passi dal parco Rosselli. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha circoscritto velocemente le fiamme che quindi non hanno fatto grossi danni. Anche qui lo scenario riportato in luce è quello di un’area dimenticata: erbacce ovunque e un tappeto di lattine e bottiglie di vetro tra le panchine e i giochi dei bambini, molti dei quali rotti, gli altri abbastanza datati da richiedere una manutenzione.

La situazione non migliora spostandosi verso altri giardini di periferia. Nei mesi scorsi Il Messaggero si era occupato dello stato di abbandono del parco intitolato a David Raggi nel quartiere Matteotti. Nelle scorse settimane, sempre qui alcuni frequentatori sono tornati a lamentare una serie di disservizi: dal verde incolto alla mancanza di illuminazione, passando per la scarsità delle panchine, «tre di numero» dicono.


Il caso più eclatante resta comunque quello del bosco di Collerolletta. Ormai da tutta l’estate vanno avanti le lamentele dei residenti per lo stato di abbandono in cui versa questo polmone verde. Dopo le segnalazioni dei continui bivacchi sono stati tolti i tavolini danneggiati. Una iniziativa che non ha risolto il problema. «L’altra sera – racconta uno residenti – è arrivato un gruppetto composto da una decina di persone per cenare qui. Non trovando i tavolinetti, si sono accomodati in terra e sul cemento e, seppur con meno comodità, hanno consumato la cena all’aperto. Non è così che si risolvono i problemi del parco – prosegue – togliere i tavolini per lasciare tutto spoglio alimenta l’immagine di un parco che sta “morendo”, servirebbe un progetto serio di manutenzione e riqualificazione dell’area che consenta al quartiere di riacquistare un luogo verde che per anni è stato un punto di ritrovo importante».

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