Ternana-Perugia, ecco il derby. Fere per correre e Grifo per la svolta

Lo stadio Liberati, palcoscenico del derby che si gioca alle 16.15
di Antonello Ferroni e Paolo Grassi
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Domenica 18 Settembre 2022, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 10:48

Torna il derby. E torna al Liberati (ore 16.15), dove Ternana e Perugia si erano affrontate l’ultima volta. È un altro campionato, ma l’ultimo precedente, il 30 aprile scorso, è vicinissimo nel tempo. Allora, vinsero le Fere per 1-0. Rieccole oggi, nello stesso stadio. Appena 141 giorni dopo. Dal dopoguerra, mai le due squadre si erano incontrate per due volte sullo stesso campo a differenza di così poco tempo.

La Ternana di Cristiano Lucarelli appare lanciata dalla vittoria di Parma. Anche stavolta non ha Falletti, infortunato come ad aprile. Come allora non ci sono Pettinari e Bogdan. L’undici di base può riservare sorprese. A partire dal modulo: 4-3-2-1 come ipotesi principale, con l’alternativa di rombo e due punte. Con una punta sola, ballottaggio tra Donnarumma e il rientrante Favilli. In alternativa, col rombo, tutti e due. Di conseguenza, piano A con 2 sottopunte, piano B con una sola. Gioca quasi di sicuro Partipilo, recuperato come Favilli dal problema accusato prima di Parma. Nel piano A, accanto a lui, possibile riutilizzo di Palumbo, con l’alternativa Raùl Moro. Nel piano B, sarebbe il solo dietro le punte. A centrocampo, il dubbio riguarda Agazzi, in condizione non ottimale. Come a Parma, può essere però un jolly da calare, con Cassata, Di Tacchio e Coulibaly dall’inizio. Pacchetto arretrato con Iannarilli in porta, Corrado a sinistra, Capuano centrale e tutto da vedere per le altre due caselle. In mezzo, Sørensen o Mantovani. Quest’ultimo, però, potrebbe pure contendere il posto a destra a Defendi e Diakite.
E se in 141 giorni la Ternana di Lucarelli ha avuto l‘occasione per continuare a crescere, in questo lasso di tempo il Perugia ha invece dovuto cambiare registro e mentalità.

L’addio di Alvini ha costretto la società a rivedere completamente i piani, l’avvento di Fabrizio Castori ha rappresentato una strambata, il passaggio dalla marcatura a uomo in tutte le zone del campo alla zona ha portato qualche difficoltà soprattutto nelle prime giornate e solo in occasione dell’ultima partita, la prima conclusa con una vittoria, contro l’Ascoli al Curi, si è visto un Perugia probabilmente molto vicino a quello che l’allenatore vorrebbe sempre: tosto, compatto e molto intenso nella fase difensiva, pronto a ripartire in gran velocità in verticale. A livello di organico Castori ha a disposizione qualche suo fedelissimo (Luperini, Casasola, Iannoni) da amalgamare ai grifoni della vecchia guardia e ai nuovi arrivi, il portiere Gori, il giovane laterale Paz, l’esperto play Bartolomei, le punte Strizzolo e Di Carmine. Una squadra ancora forse da plasmare ma già capace di affrontare il derby con grande piglio agonistico e voglia, accompagnata da almeno 600 tifosi (non quelli dei gruppi organizzati) per cercare una vittoria che farebbe decollare l’intera stagione.

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