PERUGIA - «Da oltre un anno mia madre non esce più di casa da sola, da quando la caduta in una buca per strada l'ha talmente spaventata che vuole essere accompagnata. Mia madre ha ottant'anni ed è sequestrata in casa per colpa delle buche».
È arrabbiata, Elena Bartolini. I suoi genitori abitano in via Bonaparte Valentini, lungo quell'anello a senso unico incastonato per centinaia di metri tra le vie di Elce e che da anni vede crescere dissesti sull'asfalto. «Nove anni - sottolinea per la precisione Bartolini -. L'ultimo intervento in questa zona è stato addirittura della giunta Locchi, che ci ha concesso un corrimano, ora tutto arruginito. Ma le buche stanno ancora tutte lì». E proprio in uno di questi «crateri» è caduta la mamma ottantenne lo scorso anno: quaranta giorni di prognosi, per ferite al polso e al ginocchio con la botta attutita dalla busta della spesa. «Non volle restare in ospedale per paura del Covid e non fece neanche denuncia – spiega la figlia -, a differenza di tante altre persone che mi hanno contattato per raccontare di cadute altrettanto rovinose (con l'incubo della frattura del femore per gli anziani) che hanno denunciato e ottenuto risarcimenti». Contattato perché Elena questa storia l'ha anticipata sul suo profilo Facebook, pubblicando le lettere inviate al sindaco Andrea Romizi, all'assessore Otello Numerini e alla presidente della Regione Donatella Tesei. Ottenendo, per il momento, un incontro con l'assessore e un ingegnere del Comune. «Il risultato? Tanta gentilezza e cortesia, va detto – racconta – ma ancora niente di fatto. Nonostante quella strada sia un pericolo non solo per i residenti ma anche per gli studenti della vicina scuola media e tutto il personale.