Insomma no ad una fuga come qualche volta era accaduto in passato quando multinazionali, nonostante gli utili, nonostante le bontà del business hanno poi chiuso fabbriche nel territorio ternano.
Intanto, ha confermato la direzione, non è prevista alcuna opzione di chiusura e nemmeno l’intenzione di spacchettare procedendo con singole vendite, ma di cedere in maniera compatta tutto il business Europa.
C’è inoltre la volontà di trovare acquirenti industriali come avvenuto per il business degli Stati Uniti con Plaskolite. Nel frattempo le attività proseguiranno nella continuità operativa e non vi sarà nessun input volto alla riduzione del personale; saranno confermati i contratti di apprendistato oltre a quelli a tempo determinato.
L’azienda si è impegnata a tenere informate i sindacati durante tutto il processo di vendita, proprio per questo sono stati già calendarizzati tre incontri da svolgersi a fine agosto, a ottobre e a dicembre 2018, naturalmente se ci dovessero essere delle importanti novità prima dei periodi indicati si provvederà ad immediata convocazione.
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