Dice ancora Ricci: «I tempi si sono allungati a dismisura ed ora sarebbe davvero necessario poterla usare correttamente: anche noi siamo disponibili a patto che vi siano corsi adeguati per mettere le mani sull'apparecchiature e sulle persone in difficoltà». Al momento non si esclude nemmeno che la sezione narnese della Croce Rossa possa gestire lei stessa la macchina istituendo un presidio mobile all'interno del palazzo comunale. Intanto anche a Terni scoppia la polemica sul tema ”Città cardioprotetta”. I grillini promettono che Terni diventerà una città sicura, il sindaco Di Girolamo ribatte che Terni è già da tempo città cardiopreotetta. Ma il movimento 5 stelle non si accontenta della spiegazione e ribatte che il Comune ha dato solo il patrocinio ad inziative promosse da associazioni e soggetti privati. «Terni - ribadiscono, rifacendosi anche al caso del bambino che ha avuto un malore in campo - ha bisogno di un progetto più ampio che parte dalla sensibilizzazione del cittadino alla messa a disposizione di un numero congruo di defibrillatori e di formare quante più persone possibili in grado di utilizzarli>.
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