Narni, raccolta rifiuti: parte la “tariffa puntuale”

Rifiuti in una via di Narni
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Giovedì 31 Dicembre 2020, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 18:12

Una rivoluzione quella dei rifiuti? A Narni i cittadini sono in attesa di come si svolgerà il servizio dal prossimo primo dell’anno, perché dovrebbero entrare in funzione lettori ottici, pesatrici ed altri marchingegni, che serviranno per far pagare una equa tassa ai cittadini, secondo quanti rifiuti produrranno. In trincea Alfonso Morelli, l’assessore all’ecologia, che si sta spendendo ormai da anni proprio per questa soluzione: “Sì, si applicherà il nuovo regolamento. Nel 2020 sono state fatte prove e simulazioni in tutto il territorio. In Auri, l’associazione regionale di riferimento, è stato valutato, anche sulla scorta di consulenze specialistiche, che il sistema narnese era maturo per il passaggio. Ed allora via”.

L’assessore è ben convinto che servirà un rodaggio di qualche settimana per mettere a punto la macchina organizzativa ben sapendo che vi saranno disorganizzazione, lui spera di no, e qualche incomprensione coi cittadini: “Ma ogni volta che vi sono questi cambiamenti c’è qualche cosa da mettere a punto.

Noi siamo pronti anche a questo,. Pronti a rimediare eventuali falle nel sistema. Senza una vera partenza tutto sarebbe rimasto sulla carta”.

La tariffa, che si chiamerà tecnicamente “puntuale”, verrà calcolata  sul numero di svuotamenti dell’indifferenziato, perché è il solo “rifiuto”, che per le pubbliche amministrazioni rimane un costo netto: mentre vetro, umido, plastica e carta vengono recuperate e danno addirittura un guadagno, l’indifferenziato è destinato alla discarica e genera un costo per la gestione dei siti di discarica, sempre meno e sempre più costosi. Ed allora meno volte si esporrà il contenitore sulla pubblica via e meno soldi si pagheranno in bolletta. Non saranno, almeno per i primi tempi, risparmi importanti, a valutare le quantità, ma alla fine si otterranno significativi ristorni economici mentre nel contempo verrà spinta la cittadinanza a collaborare coi netturbini, cercando di compattare i propri rifiuti, con una prima selezione casalinga. Dice Morelli: “In qualche modo bisognava partire, ricordando che, ad oggi è uno svuotamento a settimana per tutti, tranne per le “zone vaste” che è ogni quindici giorni proprio perché hanno un contenitore a disposizione più grande”. Insomma c’è curiosità di come verranno gestiti i rifiuti e di come la  struttura tecnica si adeguerà a questa rivoluzionaria, si spera, soluzione, che era prevista qualche anno fa e che arriva in ritardo dopo una serie di sperimentazioni in campo. Ma quella dell’indifferenziato è solo il primo passo per la nuova gestione dei rifiuti: poi toccherà alle altre “categorie”.

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