PERUGIA - Articolo 490 del codice penale. Ovvero: soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Questa l’ipotesi di reato formulata dalla Procura della Repubblica, diretta da Raffaele Cantone, nel fascicolo aperto attualmente contro ignoti in relazione alla busta anomala ritrovata nel corso della prova scritta relativa alla selezione per formare 15 medici e altrettanti infermieri per il servizio di elisoccorso regionale che dovrà partire fra qualche mese.
Il caso è esploso giovedì scorso, quando uno dei 71 candidati al termine della prova scritta ha segnalato la presenza di una busta vidimata dalla commissione, aperta, stropicciata e senza alcun compito all’interno, alla commissione presieduta dal dottor Borgognoni. Che immediatamente ha segnalato l’anomalia alla Procura, attraverso un esposto denuncia all’interno del quale era presente anche il verbale della seduta d’esame con il racconto di quanto accaduto.
Una volta avuta la documentazione, dagli uffici di via Fiorenzo di Lorenzo è partita la delega alla squadra mobile (diretta da Gianluca Boiano) di svolgere tutti gli accertamenti del caso.
«Si comunica che il presidente della commissione, nei giorni scorsi, ha presentato una denuncia-querela contro ignoti, segnalando alcune irregolarità emerse durante la medesimaprova selettiva.
Mal di pancia che sarebbero emersi anche per la prima prova, quella pratica, a seguito della quale pare siano già pervenute alla commissione diverse richieste di accesso agli atti.