«Col coltello alla gola per venti minuti»
Caccia ai rapinatori dopo l'assalto in villa

«Col coltello alla gola per venti minuti» Caccia ai rapinatori dopo l'assalto in villa
di Corso Viola di Campalto
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Venerdì 21 Febbraio 2020, 08:12
«Mi hanno puntato il coltello alla gola per venti minuti, volevano sapere dove fosse la cassaforte, che però non esiste». È drammatico il racconto dello studente sedicenne, protagonista suo malgrado di una rapina portata a termine nella villa a Colle dell'Oro, dove vive la famiglia di un noto avvocato ternano e dove è stato sequestrato. Venti minuti durante i quali il ragazzo ha mantenuto la calma, rispondendo a tono ai due banditi che cercavano soldi e gioielli. Una testimonianza fatta con dovizia di particolari in questura, negli uffici della squadra mobile che sta dando la caccia alla banda di pericolosi rapinatori albanesi. Che avevano preparato il colpo da tempo, grazie ad un basista ternano .
La rapina poco dopo le 19 di mercoledì sera, quando il ragazzo era appena tornato a casa, accompagnato dal nonno. I banditi si erano appostati fuori dalla villa. Hanno atteso che lo studente disattivasse l'allarme ed entrasse. Poi, hanno fatto passare una lastra tra lo stipide e la porta blindata, che non era stata chiusa dall'interno (non sono stati trovati segni di effrazione). Lui, se li è ritrovati in camera letto, dove sono piombati armati di un coltello con il quale lo hanno minacciato e costretto a sedersi e a rispondere alle loro domande. Il colpo è terminato con la fuga dei due banditi che avevano il viso travisato da un passamontagna ed indossavano dei guanti. Prima di andare via hanno preso un prezioso Rolex, sfilato dal polso del ragazzo, alcuni gioielli di famiglia ed altri oggetti di valore, mettendo le stanze a soqquadro. Ma speravano di trovare molto di più.
Il ragazzo ha subito lanciato l'allarme al padre e alla polizia quando ha capito che i due si erano allontanati definitivamente. Pendolari del crimine con un basista a Terni. Di questo sono convinti gli uomini della squadra mobile. Come riferito dal ragazzo, i due parlavano in un italiano stentato, con una forte inflessione albanese. La polizia scientifica ha eseguito alcuni rilievi sul posto, volti ad individuare tracce ed elementi ricollegabili a persone già note alle forze dell'ordine. Certo è che da giorni i furti si susseguono in città. Poche ore prima del colpo nella villa, erano stati visitati un appartamento alle porte del centro, e uno in via Farini, con i ladri che hanno scassinato la porta con un piede di porco, portando via soldi e gioielli. Altre incursioni a San Gemini e nei pressi di Narni. Il giorno prima, a poca distanza dalla villa, gli agenti di una volante hanno fermato un'auto con tre persone a bordo in possesso di numerosi arnesi da scasso per compiere furti. Si tratta di un albanese di 49 anni, di un rumeno e un ternano (che guidava l'auto), tutti con una lunga sfilza di precedenti per furto in abitazione. Con tutta probabilità erano pronti a compiere un colpo in zona.
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