Un filo verde, che col-lega diciassette comuni dell'Umbria Meridionale sotto il segno di un turismo slow e sostenibile. Acquasparta, Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Narni, Otricoli, Penna in Teverina, San Gemini, Stroncone e Terni, nella cornice del parco del Rio Grande hanno presentato questa mattina "Terre dei Borghi Verdi". L'idea alla base del progetto è ragionare come territorio, accantonando la mentalità del campanile, facendo fronte comune a una domanda turistica che alla ricerca di esperienze che coniughino bellezza, arte e natura.
Parola d'ordine, integrazione e cooperazione per offrire esperienze appetibili a chi vuole staccare da una vita fatta di corsa e trovare ristoro per mente e corpo.
Il progetto
Nella pratica il progetto consiste in cinque principali filoni, elaborati da altrettanti comuni capofila (Terni, Amelia, Acquasparta, Montecastrilli e Narni) che poi andranno ad interagire fra loro e con tutti gli altri aderenti. Ognuno metterà sul piatto i principali attrattori turistici che faranno da traino a tutta una serie di attività collaterali.
Hiking, trekking, bike ed e-biking, nordic walking, ogni tipo di esperienza lenta sarà messa al centro del prodotto turistico in via di sviluppo, attraverso la mappatura delle attività che possono essere realizzate all'interno di questo territorio. In coordinamento con la Regione verrà definita l'accoglienza secondo quelle che sono le attività all'interno del portale promo-turistico regionale: umbriatourism.it Attraverso una Progressive Web App sarà possibile intercettare potenziali visitatori e/o turisti e mostrare poi loro i contenuti di cui poter fruire.
«Il progetto -ha spiegato la sindaca di Amelia Laura Pernazza- viene dal basso, dalla collaborazione delle varie amministrazioni e dei rispettivi uffici comunali, ma è finanziato dalla Regione Umbria. In questo anno permeato dalla pandemia da Coronavirus, abbiamo toccato con mano quanto i piccoli borghi possano con le loro ricchezze attrarre turisti. Un turismo in cui la salute e la sicurezza vanno a braccetto con la bellezza e la natura incontaminata. Crediamo che a livello turistico quello del recente passato sia stato il "la" ad un'epoca di turismo anche post -covid che non abbandonerà le rotte appena tracciate».
Testimonial d'eccezione Mogol, prova vivente della bontà di scegliere di vivere in un borgo come Testaccio invece che a Milano. «Tanti anni fa- ha raccontato lui stesso- vivevo a Milano. Un giorno mi sono fermato in mezzo al traffico, alle auto in doppia fila, soffocato dallo smog e mi sono chiesto perchè avredi dovuto continuare a vivere in un posto simile. La risposta è stata iniziare a cercare un'alternativa. Sono stato in Toscana, in Abruzzo, tutte regioni bellissime, ma solo qui in Umbria, a Toscolano ,dove natura bellezza e storia sono tutt'uno con i suoi abitanti, ho trovato quello che stavo cercado e non mi sono mai pentito. Neanche un giorno».