Lazio, Fabiani: «Silenzio stampa voluto da me per evitare rischi col Torino. La società è presente»

Le parole del direttore sportivo della Lazio all'indomani del ko in casa col Bologna, viziato secondo il club biancoceleste da diversi errori dell'arbitro Maresca

Lazio, Fabiani: «Silenzio stampa voluto da me per evitare rischi col Torino. La società è presente»
di Valerio Marcangeli
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 13:33

Quello della Lazio è stato un risveglio amaro. Il ko col Bologna ha allontanato le chance di una conferma tra le prime quattro in classifica. In più, per evitare polemiche di troppo sulla direzione di Maresca, il club ieri ha scelto la via del silenzio stampa, ma stamattina il direttore sportivo Fabiani è tornato sull'accaduto partendo da una precisazione: «Al netto di quello che tutti hanno visto, non abbiamo perso solo per colpa dell’arbitro. Io prenderò una squalifica piuttosto lunga per gli errori che ho fatto notare al direttore di gara, ma abbiamo preso due gol assolutamente evitabili, soprattutto il primo, e abbiamo perso una partita che non meritavamo di perdere».

Lazio, le parole del ds Fabiani

Il ds ha spiegato così la decisione: «Distinguo il silenzio stampa dal non voler commentare la partita. Ricorderete che presi una decisione analoga a Torino quando contro la Juventus prendemmo gol per colpa di una valutazione arbitrale sbagliata. La decisione di non parlare l’ho presa io - il suo chiarimento ai microfoni di Radiosei - non il presidente. L’ho fatto per evitare che le dichiarazioni ai media di allenatore e calciatori fossero tutte contro l’arbitro, anche perché erano in molti che avevano qualcosa da dire ieri». E ancora: «Se mando dei tesserati che hanno l’adrenalina a mille a parlare con la stampa nel post partita rischio di fare danni grossi e quindi in vista di Torino-Lazio non volevo mettere troppa benzina sul fuoco, anche perché questo è un ambiente particolare.

Torneremo a parlare giovedì».

Fabiani: «La società è presente. Col Bologna meritavamo di più»

Ancora sulla gara persa col Bologna e la società: «Ci mancano tanti giocatori e le fatiche si fanno sentire, ma non è solo a causa degli errori dell’arbitro se abbiamo perso ieri. Non è vero che la società è assente, anzi è talmente presente che ha preso questa decisione per non dare alibi a nessuno, calciatori inclusi. Al netto della giornata no del direttore di gara, la partita poteva comunque finire in maniera diversa. Mi auguro ad esempio che Patric non abbia un’altra distorsione alla caviglia causata da un brutto fallo non sanzionato. Così come trovo sbagliato non dare il secondo giallo a Fabbian in occasione del fallo su Immobile».

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