Lazio, Fabiani: «Chi si sente appagato non può stare qui, a fine anno tireremo le somme. Immobile vuole restare»

Le dichiarazioni del direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ai margini della cena di fine anno a Spazio Novecento

Lazio, Fabiani: «Chi si sente appagato non può stare qui, a fine anno tireremo le somme. Immobile vuole restare»
di Valerio Marcangeli
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Martedì 19 Dicembre 2023, 18:26

All'indomani delle dichiarazioni di Lotito a Spazio Novecento, è toccato ad Angelo Fabiani fare il quadro della situazione. Il direttore sportivo della Lazio si è espresso su più tematiche ai canali ufficiali del club. Per quanto riguarda la prima squadra Fabiani ha confermato il nuovo corso con nuovi metodi: «A fine stagione ci sono le pagelle, io non penso che un professionista a certi livelli si possa permettere delle debolezze o sentirsi appagato. Se così dovesse essere, verrà fuori quel metodo un po più del bisturi. Oggi però non ci sono queste avvisaglie».

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Fabiani: «Chi si sente appagato non può far parte della Lazio»

Il ds ha parlato a tutto tondo, anche (ovviamente) degli ultimi malumori dovuti ai rinnovi: «Partiamo dal presupposto che esistono due tipi di calcio: quello giocato e quello mediatico.

Paradossalmente uno a scadenza si deve riconquistare la pagnotta e dovrebbe offrire una performance superiore. I problemi sui rinnovi sono situazioni di contorno che non trovano riscontro. Non sono dati per statuto, li si concerta tra le parti e non per questo se non dovesse accadere un professionista che si ritiene tale possa venire meno all'impegno. Questo non è il caso della Lazio, da quando sono qui non ho mai sentito nessuno lamentarsi e figuriamoci in un momento così particolare».

Su Immobile: «Lui quello che ha sempre fatto trasparire è di rimanere alla Lazio e avere un ruolo dopo il calcio giocato qui. Gli Emirati Arabi fanno parte del calcio mediatico che a volte dovrebbe prestare attenzione perché potrebbe mettere di malumore il professionista che non è altro che un uomo con una famiglia. A volte presi dalla rabbia i giocatori possono dire cose, ma un conto è ciò che si dice e un conto ciò che si pensa. Immobile pensa di restare alla Lazio, di esserne capitano e di dare ancora tanto».

Il ds e il rapporto con Sarri

Queste invece le sue parole su Sarri: «C'è una grande condivisione di tutto ciò che si fa. Il mister è un cavallo di razza. Preparatissimo e perfezionista. Migliora tantissimo i propri calciatori. Ho avuto la fortuna di vedere da vicino Capello, Ancelotti e altri mostri di allenatore come Lippi. Da questi ho tratto sempre spunti positivi e devo dire che Sarri non è inferiore a loro». Sul prosieguo di stagione: «Credo che se lo spirito è quello mostrato con Atalanta e Torino o contro l'Inter, dove abbiamo perso per disattenzione, possiamo scalare posizioni in classifica anche perché poi sono ragazzi che somatizzano molto la sconfitta e basta vederli in volto. Venerdì abbiamo una prova in un campo ostico e dobbiamo scendere in campo con le stesse motivazioni di domenica».

Infine su mercato, settore giovanile e Lazio Women

Su Settore Giovanile e Primavera: «Stiamo investendo tanto e stiamo cercando di trovare talenti tra Roma e la regione con una folta squadra scouting. Primavera? Mi dicevano che stentava a salvarsi. Poi abbiamo istituito un metodo con gli stessi giocatori che stanno facendo un buon percorso: si sono qualificati ai quarti di coppa con la Juve e siamo terzi in classifica. Hanno tutte le carte in regola per vincere il campionato». Sulla Women: «La soddisfazione maggiore è che al di là dei risultati si nota una crescita mentale verso la vittoria e la voglia di dare sempre il massimo. Questo vale più del risultato in campo». Pochi indizi sul mercato: «Per fare un matrimonio bisogna essere in due. A volte ci sono cose che si possono fare e altre volte no. Per esempio chi può dire che non abbiamo trattato Thuram col padre? Dia è un ottimo giocatore. Bisogna capire però quali possono essere gli equilibri nell'inserimento in un gruppo collaudato come quello della Lazio».

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