La Lazio si è rialzata grazie alla cura Sarri: Il discorso dopo il ko col Genoa ha ridato serenità alla squadra

La squadra sempre più in simbiosi con il tecnico

La Lazio si è rialzata grazie alla cura Sarri: Il discorso dopo il ko col Genoa ha ridato serenità alla squadra
di Alberto Abbate
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Martedì 5 Settembre 2023, 06:54 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 09:47

ROMA È stata la mano di Sarri al Maradona. Di nuovo, appena sei mesi dopo l'ultima volta. Maurizio ci credeva, forse era l'unico sei giorni prima, la sera stessa della batosta all'Olimpico contro il Genoa. E poi la mattina successiva a Formello con quel discorso ad accarezzare la squadra: «Ho visto l'atteggiamento giusto. Isoliamoci da quello che dicono all'esterno. Se continueremo a giocare così, torneremo alla vittoria». Sembrava un'utopia una settimana fa, con zero punti in classifica, oggi è una profezia centrata. Sarri ha capito questo gruppo, l'ha conquistato a tal punto che, nel bene o nel male, è quasi simbiotico con la sua anima. Se il Comandante sbuffa, la ciurma traballa e la nave finisce in avaria. Si è chiuso il mercato e un'estate tormentata, Sarri ha voltato pagina e riacquistato il sorriso in tuta. Così la Lazio ha ritrovato la testa, sgombra e libera per un'altra impresa.

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MOTIVAZIONI

Era stato stretto un patto lunedì a Formello, Sarri si è complimentato per averlo rispettato di giorno in giorno sino all'appuntamento decisivo.

La sera prima in albergo a Napoli aveva guardato negli occhi i giocatori ad un ad uno, era sicuro che il calendario da bollino "nero" potesse trasformarsi in prezioso alleato per uscire dalla crisi con una resurrezione sotto il Vesuvio. Il secondo posto della scorsa stagione è stato conquistato anche e soprattutto grazie ai 21 punti (meglio solo il Napoli a 27) raccolti negli scontri diretti, battendo almeno una volta tutte le big del campionato. Ora Sarri benedice la sosta per trovare la miglior forma dei nuovi acquisti, e sfruttare l'entusiasmo contro la Juve e poi alla prima contro l'Atletico (mini-abbonamenti da ieri al via con polemiche sui prezzi) in Champions. Oltretutto l'intensa preparazione in ritiro darà altri frutti molto presto, ma aveva ragione Mau a insistere che non era certo la condizione il problema della Lazio, altrimenti non si spiegherebbe nemmeno quell'improvviso risveglio fisico del secondo tempo di sabato. Servirà piuttosto un nuovo martellamento per motivare questa squadra anche contro le "piccole" ed evitare altri incidenti di percorso: «La mia speranza è di aver ritrovato la vera la Lazio con una mentalità feroce, con continuità - le ultime parole del tecnico - ma la verità la dirà il tempo».

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ARBITRI

Il tempo con lui ora è già galantuomo. Dopo due ko, Lotito è tornato al settimo cielo. Tutti sono tornati sul carro di Maurizio, che non ha sbagliato nulla, nemmeno a puntare ancora su Kamada dall'inizio: «Quest'estate non sapevo dove allenarmi e ho continuato a correre per le strade di Francoforte. Poi ho scelto la Lazio per Sarri, un tattico unico», ribadisce il giapponese, insieme ad altri 7 biancocelesti impegnato con la Nazionale lontano da Formello. Centrato da Sarri pure il cambio, al momento giusto. Poco importa siano stati annullati dal Var e dall'arbitro Colombo, gol e assist di Guendouzi (nessuna polemica, ieri Sarri ha chiamato Rocchi e, per motivi personali, inviato alla riunione dell'Aia il vice Martusciello), il successo è arrivato lo stesso. Il giorno dopo quel dito medio del tecnico contro chi alla stazione lo aveva insultato e urlato che il Napoli avrebbe fatto 4 gol alla Lazio. È stata la mano di Maurizio.
 

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