Udinese-Lazio, con Castellanos caccia alla terza vittoria di fila (senza Immobile e Luis Alberto)

Alle 15 la squadra di Sarri impegnata a Udine

Udinese-Lazio, con Castellanos caccia alla terza vittoria di fila (senza Immobile e Luis Alberto)
di Alberto Abbate
3 Minuti di Lettura
Domenica 7 Gennaio 2024, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 08:49

ROMA Ancora in volo, aspettatevi ancora Taty-gol. Il digiuno è finito, Castellanos è affamato dopo essersi sbloccato dopo due mesi e mezzo: «Non avevo mai passato un momento così, ne avevo proprio bisogno». Dall'Atalanta al Frosinone, bonus doppio. Due reti abbinate a due servizi al bacio per scalare a -8 e -7 (c'è anche l'assist col Sassuolo) quelli restanti per far scattare i primi premi (a quota 10) sul proprio contratto e trascinare i compagni in Champions. La fine dell'anno può e deve rappresentare una rinascita e nuovo inizio per l'argentino e per la Lazio. Lo scopriremo oggi stesso se le premesse si trasformeranno in un altro successo. Prima trasferta del 2024, i biancocelesti saranno in scena a Udine (ore 15, diretta tv su Dazn), a caccia del terzo pieno di punti consecutivo in campionato. Impresa riuscita solo a ottobre (contro Atalanta, Sassuolo e Fiorentina), ora necessaria per abbandonare in fretta e furia il nono posto. Per vincere servono i gol. È stato il limite principale della formazione di Sarri nel 2023 (appena 55 centri, peggio solo 10 stagioni fa), ma ora sembra esserci un risveglio. Infatti, dopo aver violato la porta appena 4 volte nelle precedenti 7 gare, nelle ultime 2 la Lazio ha segnato 5 reti con marcatori tutti diversi nel tabellino: Guendouzi, Patric, Isaksen e Castellanos. Manca solo Rovella all'appello: il suo primo e finora unico timbro in A lo ha segnato proprio a Udine l'anno scorso.

LA ROMA NEL MIRINO

Magari è un segno del destino. Forse non lo è invece il cambio di rotta sotto porta dal 26' di Empoli, dopo l'uscita dei big Immobile e Luis Alberto. È risbocciato il mercato, sta nascendo una nuova Lazio che ha bisogno di tutti, e non si aggrappa solo ai suoi campioni, talvolta diventandone ostaggio. Castellanos aveva già fatto intravedere il suo talento, creando gioco, sponde e graditi spazi aperti agli esterni d'attacco. Faticava solo a inquadrare lo specchio, a rompere il tabù da un passo. Contro il Frosinone non si è arreso, ha vinto 12 duelli su 20, 7 aerei prima d'appoggiare di testa il pallone all'incrocio. Un combattente vero, ci sarà un motivo se il ct Scaloni continua a monitorarlo da vicino e gli scettici sono tornati in silenzio. Il Taty stavolta non ha intenzione di lasciarsi scappare gli applausi ritrovati e soprattutto questo trenino. È un attaccante generoso, ma la sfida di Udine vale doppio. L'argentino vuole mettersi in mostra e dare tutto per giocarsi anche il suo primo derby dall'inizio. Lo insidia Felipe Anderson, da falso nueve fu decisivo in due stracittadine l'anno scorso. Se l'argentino però dovesse confermare d'aver ritrovato il fiuto del gol, per Sarri sarebbe impossibile e controproducente toglierlo dal campo.

SFIDA ANCHE AL FUTURO

Al Girona si scatenò all'improvviso con 13 gol.
A Castellanos servono fiducia e continuità, deve dimostrare di non essere solo tecnico, punta e tacco, ma di poter rappresentare davvero il vice e il dopo-Ciro. C'è anche l'ombra di Simeone per giugno nel caso in cui Immobile dovesse rispondere alle sirene dall'Arabia e lasciare la Lazio. Dunque c'è anche una sfida argentina al presente e al futuro della Lazio. Taty può giocare d' anticipo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA