Nel primo tempo Sassuolo, falcidiato dagli infortuni, tiene costantemente il pallino del gioco. La Sampdoria ha le solite difficoltà nell’imbastire la manovra offensiva. Primi minuti sotto il segno di Linetty, protagonista di interessanti affondi a sinistra. La replica degli ospiti è nei taglienti cross di Boga e Kyriakoupoulos e in tante, successive, situazioni intricate sbrigate con affanno dalla coppia Tonelli-Colley. Al 22’ Gabbiadini manca l’appuntamento con il pallone sull’importante rifinitura di Linetty ma, 2 minuti dopo, provoca, con un’accelerazione verso Consigli, l’espulsione di Peluso. Fallo da ultimo uomo, grandi proteste del Sassuolo ma Piccinini non ha dubbi. De Zerbi ripristina gli equilibri con l’inserimento di Rogerio al posto di Traorè e per i restanti 20 minuti di partita la sua squadra non risente minimamente dell’inferiorità numerica.
Il secondo tempo vede in campo una Sampdoria più propositiva, capace di velocizzare maggiormente i ritmi e guadagnare parecchi metri. La prima, clamorosa, chance è, però, a firma del Sassuolo. Contropiede fulmineo di Berardi che al 53’ attraversa tutto il campo e offre a Boga la palla dello 0-1. Audero si salva con l’aiuto del palo. La reazione della Samp non si fa attendere, con due pericolose conclusioni di Gabbiadini (respinta di Consigli) e Quagliarella (fuori di poco) nel giro di 2 minuti. Ranieri cerca di aumentare il tasso offensivo con l’ingresso di Caprari: fuori Ramirez e spostamento di Linetty a destra. Il Sassuolo non rinuncia ad attaccare e in ripartenza rischia sempre di far male: Audero neutralizza un complicato diagonale di Caputo. Sul fronte opposto Linetty beneficia di un suggerimento di Caprari e, con una precisa incornata, obbliga Consigli a un eccezionale colpo di reni. Negli ultimi 10 minuti la Samp chiude il Sassuolo nella sua trequarti senza però mai trovare lo spunto giusto per arrivare al gol. Tanti cross, profondità quasi mai trovata, diverse conclusioni fuori misura. Il pallone sembra scottare tra i piedi di Quagliarella e compagni. Lo 0-0, nonostante la lunga superiorità numerica dei padroni di casa, è un risultato giusto.
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