«Ho guardato la partita di ieri sera contro la Lazio, non c'è male, anche se dissento dal modulo a una sola punta che il Milan ha messo in campo l'anno scorso e anche quest'anno... - spiega - Ho continuato a ripeterlo e non sono stato ascoltato. Credo che questo sia ancora il difetto di questa squadra, che ieri, comunque, si è impegnata nel modo giusto...». Il Cav boccia il modulo a una punta e rimpiange quello a due, che, secondo lui, ha portato tanti gol e vittorie al club rossonero.
«Non c'è niente da fare - avverte l'ex presidente del Milan - il modulo con il quale abbiamo vinto per trent'anni è quello a due punte con una mezz'ala che le serve da dietro. Abbiamo Bonaventura, molto a bravo, e Suso che può essere una bellissima seconda punta, e diverse prime punte di notevole capacità. Ma con una sola punta e Suso e Bonaventura esiliati alle ali, finisce che loro scartano uno, due, tre avversari, ma poi si trovano in una posizione dalla quale possono fare solo cross e non tirare in porta come loro sono molto capaci di fare». «L'unica punta esistente - spiega - si ritrova sempre circondata da due marcantoni della difesa e quindi non abbiamo mai potuto sfruttare uno solo dei cross di Suso e Bonaventura... Ci sono state partite in cui per un tempo intero non c'è stato un solo tiro in porta ma per fare goal, come diceva qualcuno, occorre tirare in porta, possibilmente da vicino...».
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