«Non possiamo essere trattati come bestie solo perchè abbiamo scelto la Curva Sud, settore che vogliono dividere, smembrare e annullare nel vero senso della parola - si legge nel comunicato -. A Roma-Juve ci saremo, ma in silenzio. Non ci sarà tifo, non ci saranno bandiere che sventoleranno, non ci saranno cori. Questa è la nostra risposta a un sistema che ci ha dichiarato guerra». Nella nota, oltre a ricordare i disagi vissuti in occasione dell'amichevole di metà agosto col Siviglia, si sottolinea poi che «mentre l'Europa toglie le barriere a Roma ci mettono in gabbia».
«Senza alcun motivo Gabrielli e Pallotta hanno deciso di uccidere ogni colore, ogni forma di gioia e di passione, hanno deciso, con una strategia comune, di uccidere la Curva Sud» si aggiunge, definendo il presidente della Roma e il dg Baldissoni «responsabili e complici di quello che sta accadendo».
Insomma, l'appello all'unità lanciato da Garcia all'ambiente giallorosso alla vigilia dell'esordio in campionato sembra già caduto nel vuoto.
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