E' il primo a riuscirci, tra i nati del secondo millennio. Nonostante questo, non si monta la testa o cerca scorciatoie: «Io non mi aspetto nulla, mi alleno, sto zitto. Se ci sono spazi, me li prendo».. Alla sua impresa ha assistito da vicino il padre Marco, team manager rossoblù, che è balzato in piedi e lo ha abbracciato in lacrime dopo la seconda rete. Una commozione condivisa dal figlio quando le immagini gli sono state riproposte nel dopopartita.
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