Roma, Pallotta chiede 750 milioni a Friedkin e ne versa 40 per l'aumento di capitale

Friedkin
di Stefano Carina
2 Minuti di Lettura
Domenica 24 Novembre 2019, 09:30
La trattativa per la cessione della Roma, dopo il soggiorno di Fredkin nella Capitale, è nella fase cruciale. Pallotta, pronto a versare 40 milioni (su 150) dell’aumento di capitale (da coprire in 24 mesi), aspetta la risposta del californiano. La valutazione del pacchetto di maggioranza è di 750 milioni, compresi gli 80 spesi per lo stadio. Ma il presidente, intenzionato a restare da socio di minoranza, non spinge il tycoon a investire subito l’intera cifra. L’accordo va tuttavia trovato in fretta (a dicembre): Pallotta, contando nel miglioramento dei conti nel 2020, è convinto di poter chiedere almeno 1 miliardo se l’affare sarà chiuso più avanti. Per questo motivo, inizialmente, non disdegna l'idea di una possibile co-gestione. Friedkin, dal canto suo, nutre ancora qualche perplessità, legata soprattutto sullo stadio. Che tra l'altro fatica a decollare. L'empasse tra le parti (Campidoglio e club) sulla convenzione urbanistica continua. Le parole del vicesindaco Bergamo nei giorni scorsi, ne sono la dimostrazione: «Rimaniamo intransigenti sulla contestualità tra opere necessarie e realizzazione dello stadio». Un aspetto sul quale Pallotta nicchia da sempre.

FIDUCIA NEL PROGETTO
Il ceo Fienga, intanto, sempre più al centro delle dinamiche societarie, conferma la linea dell’attuale proprietà: «Il progetto di ristrutturazione ha condotto a un profondo ripensamento della struttura interna, di uomini e di ruoli, portando a una richiesta di sostegno della società all’azionista - ha spiegato a margine della premiazione dei Cavalieri della Roma organizzato dall’Unione Tifosi Romanisti - Che ha approvato l’aumento di capitale, avviando tutto quello che normalmente si fa in queste situazioni e quindi il coinvolgimento di altri.
Ora è importante che il progetto sia confermato e il sostegno garantito. Io come Ceo sono estremamente tranquillo, avendo portato un programma e avendo fatto richieste agli azionisti, questi ultimi si sono dati da fare per cercare di garantire questo tipo di sostegno. Ogni discorso, pure se non rapido come si dice, sta andando in questa direzione. Il sostegno c’è. Così il progetto va avanti, si consolida e diventa più forte, speriamo riesca ad accelerare». Non resta che attendere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA