Napoli-Lazio 5-0, rivincita partenopea: biancocelesti travolti e inguardabili

Napoli-Lazio 5-0, rivincita partenopea: biancocelesti travolti e inguardabili
di Emiliano Bernardini
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Domenica 20 Settembre 2015, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 17:59

Imbarazzante. Inguardabili. Non esistono altri aggettivi per descrivere la prova della Lazio al San Paolo. Finisce 5 a 0 ma poteva andare anche peggio. E pensare che dopo il poker di Chievo si era alzato unanime il coro:
«Non accadrà mai più». Infatti. C’è stato di peggio. Il Napoli gioca un calcio semplice e pulito e la Lazio crolla sotto i colpi di Higuain che si divora Hoedt e Mauricio e le giocate di Insigne e Callejon. E’ staripante la squadra di Sarri, ridicola quella mandata in campo da Pioli.



MODULO E UOMINI
Il tecnico sbaglia tutto quello che si può sbagliare. In primis il modulo. Sceglie il trequartista, Mauri impresentabile, e rinuncia alla forza delle sue ali. Toppa anche negli uomini perché Milinkovic a 21 anni non può essere stanco dopo una sola gara e Anderson non può essere curato a suon di panchine. Sarri invece sconfessa se stesso scegliendo il 4-3-3 e in appena 45 minuti trasforma le critiche in applausi.

TESTA E GAMBE
La Lazio non c’è. Appena la cosa si fa dura spariscono tutti. Un sintomo emblematico della fragilità di questa squadra che aveva già dato preoccupanti segnali a Verona e a Leverkusen. Stesso copione: al primo gol crolla. Nessuna reazione. Encefalogramma piatto. E se la testa non c’è figuriamoci le gambe. Gli uomini di Pioli, dopo la preparazione lampo di questa estate, sono già a corto di benzina. Urge una scossa altrimenti c’è il rischio che le figuracce diventino una consuetudine. Soprattutto in trasferta dove in appena 4 uscite ha già una media record di 13 reti subite e una sola fatta.

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