Lazio, a Zaccagni manca solo l'asso di coppa: contro il Midtjylland Sarri si affida all'uomo più in forma

Domani all'Olimpico contro l'unica squadra, assieme al Napoli, capace di battere i biancocelesti finora

Lazio, a Zaccagni manca solo l'asso di coppa: contro il Midtjylland Sarri si affida all'uomo più in forma
di Valerio Marcangeli
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 07:27 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 10:37

Conquistata Bergamo, la Lazio si prepara per l'assalto all'Europa. Domani all'Olimpico ci sarà il Midtjylland, unica squadra, assieme al Napoli, capace di battere i biancocelesti finora. Il confronto dell'andata fu un passo falso talmente duro da spingere Sarri a mettere in discussione anche sé stesso. I fatti hanno detto che si è trattato solo di un incubo, ma la Lazio sarà chiamata a prendersi la rivincita per la nottataccia di Herning e per farlo, in attacco si affiderà al terzetto che ha affondato l'Atalanta: Pedro, Felipe Anderson e Zaccagni.

CALCIATORE NUOVO

I riflettori saranno tutti sul numero 20, l'arma più calda a disposizione del Comandante. Dopo un lungo periodo di apprendistato, per Mattia è giunto il momento della maturità. In due mesi e mezzo di gare ufficiali l'ex Hellas ha già eguagliato il rendimento dello scorso anno sotto porta in campionato. Sono 4 infatti i gol in questo inizio di stagione ai quali l'esterno ha accostato pure 3 assist. Sfruttando qualche acciacco di Pedro, Zaccagni si è preso la scena cancellando una partenza da dimenticare nel precampionato. Alla fine sono le gare ufficiali quelle che contano e sulle 15 giocate dalla Lazio il numero 20 ha iniziato dalla panchina solo la prima sfida con lo Sturm Graz e ha saltato l'andata col Midtjylland per un fastidio all'adduttore della gamba destra. Chissà se con le sue sterzate improvvise avrebbe cambiato l'andamento di una serata maledetta come quella in Danimarca.

Di certo Mattia potrà provarci domani, cercando il suo primo acuto europeo, l'unico a mancare all'appello. L'ultimo infatti è il colpo di tacco della passata stagione al Dragao col Porto. Zaccagni, all'epoca, era ancora discontinuo, ma sarebbe stato poi convocato a marzo da Mancini. Quello attuale invece spera di ritrovarne la fiducia dopo averla persa in estate per un forfait all'azzurro dato troppo a cuor leggero. Il numero 20 però non si è perso d'animo nemmeno dopo la mancata convocazione di settembre, anzi, ha messo il turbo: media di un gol ogni due gare come mai gli era successo.

FORMATO NAZIONALE

Un ritmo che ha rapito il ct, già spinto da Immobile a dare una seconda chance al compagno. Con l'aiuto o meno, Zaccagni la maglia della Nazionale se la sta conquistando a suon di giochi di prestigio, ma non solo sulla fascia sinistra. La grande vittoria di Sarri è quella di aver convinto l'ex Hellas ad accentrarsi. «Mattia, attacca di più la porta», la richiesta in loop del Comandante, che finalmente inizia a raccoglierne i frutti. Dei 4 gol segnati finora, tre sono arrivati puntando l'area di rigore: Spezia, Fiorentina e per ultima l'Atalanta. Al Gewiss Stadium è stato il più pericoloso con tre tiri tentati, di cui uno a segno, ben 9 palloni giocati nei pressi dell'area avversaria (più di tutti) senza dimenticare l'en plein nei dribbling riusciti (3) e nelle sponde (4 su 4). Il nuovo Mattia non è più tutto fumo e niente arrosto. Adesso riduce gli errori al minimo, sogna la prima doppia cifra in carriera e corre a scoccare la sua freccia verso i tifosi della Lazio e l'amata Chiara Nasti, pronta a regalargli la gioia del primo figlio, Thiago. Alle prese col quarto di pargolo c'è invece Immobile, che freme per tornare a dividere l'attacco con Zaccagni, ma deve accontentarsi della riabilitazione in piscina. Lunedì salvo cambi improvvisi ci sarà il primo verdetto, ma l'obiettivo Juventus resta un miracolo. Ecco perché Sarri, che ieri ha ritrovato Luis Alberto con tanto di muso lungo, non ci farà troppo la bocca. Oggi alle 14:15 il tecnico presenterà in conferenza la prossima sfida, ma la cornice di pubblico prevista non sarà delle grandi occasioni (quota 10mila). La sua Lazio invece si giocherà molto.

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