NUMERI DA PAZZI
Pensare che il centravanti, come quattro giorni fa a Firenze, pure col Torino è stato in dubbio fino alla fine per un problema al ginocchio. Un fastidio che gli dava parecchie noie, ma dopo l’ennesima prestazione da incorniciare, Ciro ci scherza sopra e non ci pensa più: «Devo ammettere che avevo un po’ di paura per il ginocchio, ma giocandoci sopra non ho avvertito alcun dolore. L’esultanza con la cresta? Non era per imitare il mio amico Belotti, ma solo una cosa che avevamo organizzato io e Cataldi, ma lui l’ha fatto bene io male e sembrava che volessi imitare il Gallo, ma non è così». Sui gol e i record, Immobile ci tiene a puntualizzare una cosa: «È merito dei miei compagni, davvero, con gente come Caicedo, Correa, Luis Alberto e Milinkovic è facile fare queste cose». Per Immobile, sono 79 i gol in serie A con la maglia della Lazio, due in più di Chinaglia a tre da Rocchi. È la sesta gara consecutiva che Immobile va a segno, cinque di campionato e una d’Europa League.
UMILTA’ INZAGHI
Felice e soddisfatto Inzaghi. «Non avevo dubbi sulle qualità della Lazio – ha detto il tecnico - abbiamo sempre giocato bene, ma non siamo stati fortunati come a Glasgow o in altre gare». Adesso volare basso è il diktat del tecnico laziale: «Stiamo avendo continuità, ma ora viene il difficile, a cominciare da una gara tosta come quella col Milan di domenica prossima».
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