LA FORMA
E' in gran forma, Antonio Nazionale. Il ct Conte sabato sera gli ha messo il turbo dalla tribuna. Scatenato nella ripresa col Bologna, a Mirante bruciano ancora le mani. Una bomba dietro l'altra, il gol l'avrebbe meritato Candreva. Per avvicinarsi ancora alle quaranta perle: 33 reti in 3 stagioni e mezzo a Roma, un bottino da bomber. Anzi, da 40 milioni. Tanto costa “Romoletto”, solo per placare gli appetiti di Chelsea, Atletico e Psg. Al resto ci pensa lui: smaltita l'amarezza da “capitano mancato”, vuole gustarsi la sua prima Champions con la Lazio. Un sogno cullato a 14 anni, quando iniziò il suo giro d'Italia.
IL CONFRONTO
A Formello è tornato a casa: da qui non si muove, da qui canta “Vola Lazio Vola” nell'Europa che conta. Un confronto chiarificatore con Pioli c'è già stato: nessuna scelta, nessun voltafaccia, il mister ha solo espresso la volontà dello spogliatoio. Fosse stato per lui, tutta la vita Antoniocapitano. Ma con o senza fascia, Candreva dev'essere la sua stella. L'uomo a zig-zag per tagliare il Leverkusen fuori dal girone. La Lazio cerca da 8 anni questo momento, Antonio da una vita. Per entrare in Champions, Pioli mette la freccia a destra: Candreva inarchi il suo piede, alzi pure il tallone da killer. Per sciogliere le "Aspirine" servirà la sua effervescenza. Tante bollicine sulla fascia.