Mai più tonno e cracker a mensa, Candreva dona il denaro alla scuola di Minerbe

Mai più tonno e cracker a mensa, Candreva dona il denaro alla scuola di Minerbe
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Mercoledì 10 Aprile 2019, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 19:20

La generosità di Antonio Candreva alla fine non risolverà direttamente la vicenda dell'alunna di Minerbe, il paese della Bassa veronese dove la piccola era stata costretta a mangiare tonno e cracker per colpa del mancato pagamento del buono mensa da parte della sua famiglia di origine straniera. Il problema, si afferma dal comune, sarebbe stato infatti già risolto prima che diventasse di pubblico dominio. Il denaro del campione dell'Inter e della Nazionale servirà però alla scuola per le sue attività didattiche, soprattutto per quelle dei più poveri. Il servizio mensa della primaria è gestito da una società in convenzione con il Comune. 

Genitori stranieri non pagano la mensa, alla figlia vengono serviti tonno e crackers



Da lì era partito l'ordine di un menù ridotto, che aveva gettato in lacrime la piccola, motivato dalla volontà di «tutelare» coloro che pagano regolarmente i buoni pasto. Una circostanza confermata anche dalla dirigente, Monica Di Marcello. Sia la dirigente che il Comune - anche di fronte al clamore suscitato dall'episodio - avevano annunciato «soluzioni diverse» per la mensa dal prossimo anno, perché episodi analoghi non si potessero ripetere. Il sindaco Andrea Girardi ha sostenuto che il problema era stato risolto «ben prima che diventasse di pubblico dominio».

Nel pomeriggio il sindaco ha dato la conferma dell'avvenuto accordo con il centrocampista: «Ha dato la sua disponibilità a dare un contributo per saldare i conti della mensa scolastica, ma visto che era già stato saldato dal Comune ci siamo accordati con lui e col suo collaboratore per dare un contributo generico alla nostra scuola». «Ho spiegato - ha proseguito - che l'amministrazione comunale aveva già risolto il problema. Ci ha chiesto se ci fossero altri bambini in situazioni di difficoltà, e allora con una successiva telefonata ci siamo accordati per un contributo alla scuola». Il sindaco ha quindi contrattaccato, puntando il dito contro «tutti gli altri che si sono gettati sulla notizia per avere visibilità» e «non hanno tirato fuori nulla. Anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che mi viene a fare la morale. Non ce n'è stato uno nel coro di critiche che mi ha detto di avere sbagliato, proponendo una soluzione. Se mi permettete una battuta - ha concluso - questo tonno è diventato una balena».

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