Lazio, c'è l'Inter: tallone d'Achille di Immobile

Lazio, c'è l'Inter: tallone d'Achille di Immobile
di Alberto Abbate
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 07:30

Ha il tallone da killer. Gli fa meno male, ma ha comunque il fucile intasato quando vede l’Inter. Appena due cartucce sparate contro i nerazzurri da quando Immobile veste la maglia biancoceleste. Una in Coppa Italia, solo un’altra in campionato addirittura lo scorso 16 febbraio su rigore. In carriera sono quattro reti in totale. Insomma persino per un cecchino infallibile, che viaggia a una media di 0,61 gol ovvero la quarta di sempre, c’è ancora qualche tabù da sfatare. Ciro a San Siro cercherà di colpire e affondare di nuovo Conte. L’anno scorso c’era riuscito sbloccandosi al ritorno e lanciando il sogno tricolore. Sarà una sfida nella sfida anche con Lukaku per la lotta al titolo di capocannoniere. I due sono appaiati insieme a Ibra a quota 14 centri al secondo posto dietro Cr7 e nessuno ha intenzione di mollare. Il belga ha avuto una breve flessione (2 reti in 7 gare) a gennaio, ma ora è già tornato a segnare. Con l’ennesimo gol al Cagliari invece Immobile ha permesso alla Lazio di scavalcare Napoli e Atalanta e di proiettarsi al big match di domenica nel miglior modo possibile. Per lui la leggenda Piola ora dista appena dieci reti (149 a 159) per riscrivere la storia biancoceleste. Chissà che il traguardo non venga centrato in concomitanza della premiazione per la Scarpa d’oro (36 gol dello scorso campionato), fissata in Campidoglio se arriverà il benestare. 
INFERMERIA 
Rievoca un altro brutto ricordo l’Inter a Immobile. Era partito dalla panchina lo scorso 25 settembre 2019 pagando la sceneggiata contro Inzaghi col Parma per la sostituzione e una clamorosa punizione. Per fortuna non succederà lo stesso con Luis Alberto, il mister ha chiuso subito il caso e le polemiche. Eppure lo spagnolo adesso fa tremare per la sua condizione: continua a trascinarsi dietro il dolore all’adduttore, ieri ha abbandonato in anticipo la seduta per precauzione. A riposo per una botta il sostituto in corsa Akpa Akpro, rientrato Cataldi finalmente. Anche per Acerbi niente partitella finale per gestirne le forze, ma in difesa comincia ad arrivare qualche indicazione: è fra Patric (al momento favorito) e Musacchio il ballottaggio principale. Lo scioglieranno le prove tattiche, in cui Inzaghi si concentrerà sopratutto sulle fasce: per Marusic su Hakimi, il compito più difficile. 
L’ESORDIO DI ROMANO 
L’analisi video sarà fondamentale. Intanto Inzaghi ha ottenuto da Lotito le garanzie economiche per lo staff tecnico e il rinnovo sino al 2024 è solo da firmare. Ieri il mister era sugli spalti del Fersini ad assistere alla gara della Primavera, sconfitta dall’Empoli per sei a due: con Furlanetto out, in porta Gabriel Pereira, fra i big in assenza di Strakosha terzo portiere. Esordio a gara in corsa, dopo tre panchine consecutive, per Romano Mussolini, pronipote del Duce. Menichini lo lancia al posto di Novella al 76’ nel ruolo di terzino destro col numero 13 sulle spalle. Sul parziale di 1-3, il 18enne avvia l’azione del gol di Ferrante e per qualche minuto riaccende le speranze. Poi solo un altro tiro murato e il quarto centro toscano sul capovolgimento di fronte. Aspettative al momento tradite sotto lo sguardo curioso anche di Reina e Immobile. 
RADUNO 
A Formello Ciro s’immortala pure con la nuova allenatrice della Lazio Women, Carolina Morace.

Carica fra bomber, ma dopodomani pomeriggio ne arriverà un’altra ancora più speciale per l’Inter. Come successo prima del derby, quindi iniziativa ben augurante, la Curva Nord lancia il raduno alle 16 al benzinaio nei pressi del centro sportivo per incitare la squadra in partenza: «Saremmo stati in cinquemila al Meazza. Nonostante i divieti e gli stadi chiusi faremo sentire comunque la nostra voce e vicinanza». Così Immobile già rivede la porta. 

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