Roma, attacco dei Friedkin alla Lega calcio: «Napoli ingiustamente favorito»

Dan e Ryan Friedkin con Paulo Fonseca
di Ugo Trani
4 Minuti di Lettura
Domenica 14 Marzo 2021, 07:30

I Friedkin contestano apertamente il rinvio di Juve-Napoli e presentano il conto alla Lega, cioè la richiesta di «delucidazioni», messa per iscritto con la firma del ceo Fienga. La lettera, dopo le telefonate dai toni altissimi partite da Trigoria (contattati l’ad De Siervo e l’head of competition Butti), ha creato imbarazzo in via Rosellini: anche a Milano hanno capito di aver concesso un chiaro (e soprattutto immotivato) favore alla società di De Laurentiis, pur facendo sapere di aver agito nel pieno rispetto dello Statuto. Così la tappa in Emilia, oggi pomeriggio al Tardini, passa in secondo piano nonostante valga tanto per la classifica: la Roma è di nuovo al 5° posto, dopo il successo dell’Atalanta venerdì contro lo Spezia, e punta al sorpasso dei nerazzurri (ora a +2) per riprendersi il 4° posto e tornare in zona Champions. Ma, alla vigilia del viaggio, la partita con il Parma passa in secondo piano, insieme con il ritorno di Europa League contro lo Shakhatr Donetsk, giovedì a Kiev. La priorità, sentendo parlare Fonseca, va già alla sfida di domenica con il Napoli all’Olimpico, il 3° match da affrontare in 8 giorni. Che per la nuova proprietà, a questo punto, è da rimandare. «Non capisco come mai hanno rinviato la partita dei partenopei a Torino». L’interrogativo del tecnico ci sta tutto. Diventato l’invito alla società di muoversi in fretta per ricevere lo stesso trattamento, come è poi accaduto ufficialmente nel primo pomeriggio. Dietro alla battaglia con il Napoli, monta la spaccatura sui diritti tv.

FAVORE EVIDENTE
Anche la formazione di Gattuso avrebbe dovuto giocare durante la settimana e quindi 3 partite. De Laurentiis, però, si è messo d’accordo con Agnelli per chiedere e ottenere dalla Lega il rinvio della gara contro la Juve, inizialmente in programma mercoledì, al 7 aprile. Troppe 3 trasferte in 8 giorni, addirittura contro le big Milan, Juve e appunto Roma. I tifosi giallorossi, prima dei Friedkin e di Fonseca, hanno subito evidenziato il torto. Lo sgarbo classico: 2 pesi e 2 misure. Così venerdì, attraverso i social, hanno contestato la decisione. Sono scesi in campo appena è stato ufficializzato il nuovo spostamento della partita (è quella d’andata: il 3-0 a tavolino per i bianconeri assegnato dal giudice sportivo e confermato dalla Corte di Giustizia della Figc, è stato cancellato dal Collegio di Garanzia del Coni). La contestazione è lievitata su Twitter e Facebook e raccolta al volo dal tecnico, svelto a esporsi in pubblico, dopo averne discusso informalmente con Tiago Pinto: «Onestamente non mi piace commentare quando non conosco profondamente le ragioni.

Quello che so come allenatore è che preparare tre partite in una settimana è completamente diverso rispetto a preparane due. Anche per noi preparare una partita col Napoli dopo la trasferta in Ucraina è diverso. Se mi fanno la domanda come allenatore della Roma, se capisco perché non hanno fatto giocare Juventus e Napoli, per me è difficile capire». E aggiunge, con eleganza: «Ma nella posizione di Gattuso, magari anch’io non avrei voluto giocare la partita. È normale». Va ricordato che Paulo ha sempre sottolineato quanto incide il turno infrasettimanale (soprattutto se da affrontare in trasferta) sul rendimento della squadra. I 46 infortuni a confermarlo (solo il Parma, avversario di giornata, ne ha avuti di più: 62).

TESTO INEQUIVOCABILE
La presa di posizione della Roma, leggendo la lettera, è durissima. «Apprendiamo con stupore del rinvio. Siamo consapevoli che il Presidente può disporre la variazione di data di una gara ufficiale a seguito della richiesta di una o entrambe le squadre, ma dal comma dell’articolo 29 dello statuto regolamentare le richieste debbono essere formulate per iscritto almeno 15 giorni prima dalla data nella quale dovrebbe disputarsi la suddetta partita. Vi chiediamo di sapere quando è stata inoltrata la richiesta di rinvio, onde accertare i regolari adempimenti, e soprattutto di renderci edotti sulle motivazioni di interesse sportivo alla base della vostra disposizione, assunta con il solo intento di concedere un ingiusto vantaggio al Napoli». Delucidazioni, insomma, sulla notizia che è lievitata giovedì, a tarda sera, e quindi fuori tempo massimo. E anche per conoscere le motivazioni straordinarie «alla base del vostro rinvio in deroga. Allo stato, infatti, essa è del tutto priva di adeguata giustificazione, salvo quella implicita di favorire il calendario del Napoli, a discapito dell’As Roma, consentendogli maggior tempo per la preparazione della partita e un risparmio dei suoi giocatori (alcuni diffidati) con evidente condizionamento del regolare esito del campionato. Confidiamo, dunque, nella vostra comprensione e nell’urgente adozione dei più opportuni provvedimenti correttivi. In caso contrario ci riserviamo ogni azione a tutela della scrivente Società, degli azionisti e dei suoi tifosi. In via subordinata, chiediamo fin da ora che visto l’impegno di giovedì in Europa League, la formale richiesta di posticipazione di Roma-Napoli a data da destinarsi». Domani, intanto, è prevista l’udienza al Collegio di Garanzia del Coni per il caso Diawara (sconfitta a tavolino contro il Verona). Ma potrebbe slittare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA