Figc tra passato e futuro, Gravina: «Vialli? Nome giusto per il Club Italia»

Figc tra passato e futuro, Gravina: «Vialli? Nome giusto per il Club Italia»
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Lunedì 4 Febbraio 2019, 15:32

Il presidente della Figc Gravina ha parlato di Vialli, definendolo “un’idea progettuale per il rilancio del Club Italia” e poi ci sarà anche il coinvolgimento dei 4 palloni d’oro italiani. La voglia, insomma, di collegare il passato a un futuro diverso per la Federazione. 

Presidente, partiamo da Vialli?
“Rientra in un’idea a progettuale di rilancio del club Italia. Poi ho pensato di creare la sezione ‘Legends’ e di coinvolgere i nostri 4 palloni d’oro a testimonianza dei valori del calcio per i nostri giovani. Non ricordare ciò che hanno realizzato sarebbe un grandissimo errore. Ne ho parlato con Roberto per non alterare equilibri. Vialli potrebbe fare il capo delegazione dell’Italia. Deve valutare rispetto ad altri ruoli che ricopre, sono in attesa di una risposta, ma non ci sono tempi. Per quel ruolo voglio una figura fortemente rappresentativa e Gianluca lo è, come uomo e sportivo”. 
E gli altri inserimenti?
“Riguarderanno il board del Club Italia: sarà formato da grandi campioni. Oltre al coinvolgimento del presidente della Federazione, quindi il capo delegazione, poi i 4 palloni d’oro: Rivera, Paolo Rossi, Baggio e Cannavaro”.   
Le seconde squadre?
“Il progetto come è stato avviato non mi piace, ma credo nelle seconde squadre, certo non in questo modo. Io vedo un progetto funzionale a valorizzare talenti per le nostre squadre e per il Club Italia. Il 5 marzo ci sarà una riunione a Torino con alcune squadre di A organizzato dalla Lega Pro. Io andrò e ne parleremo”.  
Questa stage è importante?
“Certo, vedo un grande spirito di partecipazione. C’è Di Biagio a stretto contatto con Mancini, scorgo una grande collaborazione tra i due, l’Under 21 è un progetto importantissimo per noi, nel segno del rilancio del nostro calcio, una vera riforma. Non ho avuto nessuna difficoltà con i club di A, bene così, sento un buon clima. Dobbiamo squadra, altrimenti creeremmo una istituzione perdente”. . 
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