Il calcio ha bisogno di una riforma, di un cambio del peso politico e di trovare un supporto dal Coni e dal governo. Insieme bisogna creare un sistema credibile. Servono qualità dei controlli, una giustizia sportiva, la riforma dei campionati». Gravina ha concluso con una frecciata alla Lega di A: «Mi chiedo quale sia il contributo della Serie A nel calcio, anche perché per essere leader non basta autoproclamarsi, ma devi dimostrarlo sul campo. Abbiamo sbagliato nel non essere grandi riformatori, ma le negatività più importanti arrivano da un mondo vero e trainante che genera risorse e che è indietro rispetto a Spagna, Germania o Inghilterra».
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