In Europa dominano le outsider: il Brest è capolista in Francia, il Leverkusen sfida il Bayern e il Brighton sogna

Tante sorprese nei principali campionati europei, dove le big faticano e lasciano spazio ai sogni di outsider inaspettate

Non solo Lecce, in Europa dominano le outsider: il Brest è capolista in Francia, il Leverkusen insidia il Bayern e il Brighton sogna
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Martedì 26 Settembre 2023, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 11:52

In principio, fu il Leicester di Ranieri. La clamorosa vittoria della Premier League 2015-16 è entrata di diritto tra le più grandi imprese calcistiche di tutti i tempi e ha avuto il merito di ispirare i sogni di molti. Poco cambia se lo scorso anno le Foxes sono retrocesse mestamente in Championship perché, sfogliando le classifiche dei principali campionati europei, ci si accorge che sono in tanti ora a sfidare lo status quo, a ribellarsi alle super potenze, in primis economiche, che per anni hanno cannibalizzato l'Europa.

Ogni lega ci sta regalando, almeno finora, una sorpesa ai vertici della classifica. Anche la Serie A con le favole Lecce e Frosinone. E se è vero che sei giornate sono troppo poche per dare credito ad ambizioni sproporzionate rispetto al reale valore della rosa, sognare non costa nulla. Sogni e realtà sono su due piani sì distinti, ma che si intrecciano e si alimentano a vicenda.

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Ligue 1

In Francia c'è una piccola città portuale della Bretagna che si è ritrovata, dopo l'ultimo weekend, in testa alla Ligue 1. Si tratta del Brest, prima in classifica con 13 punti dopo aver rovinato l'esordio di Fabio Grosso sulla panchina del Lione, sconfitto 1-0. Il prossimo turno di campionato, poi, regalerà un inaspettato scontro di alta classifica: i bretoni faranno visita al Nizza di Francesco Farioli, secondo a -1 dal primo posto. E il Psg? L'inizio di stagione di Mbappé e compagni non è stato indimenticabile con quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta arrivata proprio per mano del Nizza, che ha sbancato il Parco dei Principi 3-2. La vittoria nel Classique, 4-0 al Marsiglia, ha fatto respirare di nuovo Luis Enrique, su cui cominciavano ad aleggiare i primi dubbi, a causa sì dei risultati buoni ma non ottimi, ma anche di un gioco che stenta a decollare. Il Paris è distante comunque soltanto due lunghezze dalla testa della classifica e la risalita, più che possibile, sembra probabile.

Bundesliga

Dalla Francia, alla Germania. Anche qui c'è una squadra che sta stupendo guidata da un allenatore che molti chiamano già predestinato: il Bayer Leverkusen. Già nella scorsa stagione Xabi Alonso aveva mostrato un ottimo gioco e idee tattiche per molti versi innovative.

Chiara l'impronta spagnola del tecnico, che propone un calcio di possesso e qualità, con giocatori capaci di ricoprire più ruoli nell'arco della stessa partita per disorientare l'avversario. L'ex centrocampista, lo scorso ottobre, ha preso una squadra in crisi di risultati e identità e l'ha portata a un passo dalla finale di Europa League. Soltanto la Roma di José Mourinho aveva interrotto la cavalcata delle Aspirine, a cui non è bastato il talento di Wirtz per scardinare il muro giallorosso.

Proprio la fase offensiva sembrava essere il grande limite del Bayer, parzialmente risolto con l'arrivo di Boniface e con un gioco corale che favorisce gli inserimenti dei centrocampisti. L'inizio di stagione è stato sorprendente ed entusiasmante: 13 punti e primo posto a braccetto con il Bayern Monaco, fermato sul 2-2 all'Allianz Arena alla quarta giornata. E ora in Spagna più di qualcuno è convinto che proprio Xabi Alonso sia in pole position per raccogliere la pesante eredità di Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid.

La Bundesliga appare, finora, incerta e terra di conquista per le outsider: appena un punto sotto il duetto di testa ecco lo Stoccarda, che per due anni consecutivi ha conquistato una faticosa salvezza all'ultima giornata e che ora sogna l'Europa, proprio come l'Hoffeinhem, appaiata a quota 12 insieme al Lipsia. La grande assente dai primi quattro posti è al momento il Borussia Dortmund, prossima avversaria del Milan in Champions League ma distante un solo punto dal secondo posto.

Liga

In Spagna domina la Catalogna. In testa alla Liga c'è il Barcellona, e fin qui nessuna notizia. I campioni in carica sembrano in costante crescita e sono usciti rafforzati dall'ultimo mercato, candidandosi così non solo a ripetersi in campionato ma ad arrivare in fondo in Champions League. Accanto a loro - e questa sì che è una sorpresa - c'è il Girona, squadra nelle scorse stagioni invischiata nella lotta per non retrocedere e ora capolista a quota 16 punti. Le due città distano tra loro 100 chilometri, circa un'ora di macchina, e ora condividono incredibilmente la testa della classifica. Il Girona, nonostante abbia perso il Taty Castellanos, acquistato dalla Lazio, ha il miglior attacco del campionato con 16 gol segnati, proprio come Xavi, e un gioco capace di mettere sotto Real Sociedad (1-1 a San Sebastian) e Siviglia, sconfitto a domicilio 2-1. I limiti però, che potrebbero essere decisivi alla distanza, sembrano essere tutti in difesa, che ha scricchiolato visibilmente incassando 7 gol.

Il Real Madrid, uscito con le ossa rotte dal derby con l'Atletico, è fermo al terzo posto a un solo punto di distanza, mentre al quarto c'è l'Athletic Bilbao, squadra che già nella scorsa stagione appariva in crescita e che ora sembra pronta per il ritorno in Europa. Il grande assente dalle zone di vertice però rimane l'Atletico Madrid. Il difficile avvio di stagione di Simeone è certificato dalla classifica, che dice quinto posto e -6 dalle capoliste catalane.

Premier League

La Premier sta confermando i propri pronostici, ma qualche sorpresa c'è anche in Inghilterra. Per un Manchester City che non sembra conoscere più la parola sconfitta, con Guardiola capolista indiscusso a punteggio pieno a quota 18, c'è un Brighton che continua a stupire. Al netto della sconfitta all'esordio assoluto in Europa, rimediata in Europa League contro l'Aek Atene, De Zerbi sembra aver costruito una macchina che trascende i propri limiti e non dipende dai singoli. Nonostante alcune cessioni di lusso in estate infatti, i Seagulls sono riusciti a mantenere alto il livello complessivo della squadra, che in questo avvio di stagione vanta il miglior attacco del campionato con 18 gol segnati, due in più del City campione di tutto.

Il Brighton è in piena zona Champions, dopo essersi preso il terzo posto solitario con 15 punti e aver battuto, tra le altre, anche due rivali dirette come Newcastle e Manchester United, battuto all'Old Trafford con un netto 3-1. L'unica sconfitta incassata finora in campionato è arrivata contro il West Ham, che dopo la vittoria della Conference League si sta confermando in zona europea. Due punti sopra gli Hammers, al sesto posto, c'è l'Aston Villa di Unai Emery, a due lunghezze dal quarto posto abitato da Tottenham e Arsenal. E se il Liverpool, tra le nobili cadute dello scorso campionato, si è rialzato conquistando il secondo posto, il Chelsea continua a vivere il proprio incubo. I Blues non segnano da un mese e sono fermi al quattordicesimo posto con soli cinque punti conquistati e la sensazione, crescente, che nemmeno Pochettino possa risanare una squadra in evidente crisi di identità.

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