Dazn, ecco i criteri della misurazione dei dati audience della Serie A in streaming

Dazn, ecco i criteri della misurazione dei dati audience della Serie A in streaming
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 15 Settembre 2021, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 20:48

Dazn ha spiegato i principi che hanno animato la raccolta dei dati in queste prime tre giornate di campionato. Questa raccolta si basa tre fonti di dati: quello censorio fornito da Convivia che è relativo ai singoli atti di streaming su Smart tv, device mobili e browser (Convivia ha 15 anni di esperienza nel settore e clienti come Bt, Cnn, Disney, Espn, Fox e tanti altri); il dato Auditel (si basa sul modello televisivo) e il dato di una survey che, in tre fasi successive nel corso della stagione, darà migliori indicazioni sul comportamento dell’utente relativo alla sua fruizione del device.

I criteri di rilevazione

«Il nostro approccio è basato su una tecnologia di misurazione continua perché analizziamo ogni minuto del video per ogni viewer e per ogni device. Facendo in questo modo, non misuriamo solo un campione dell’audience, ma ogni singolo viewer. Normalizziamo questi dati e poi li forniamo a Nielsen che li aggrega con il resto delle audience», ha fatto sapere Dazn. Come si può ben notare è un processo che supera il criterio dell’Auditel, basato su campioni statistici. «Con lo streaming Ott è possibile consumare la visione su diversi tipi di device. La nostra tecnologia è in grado di coprire il 100% dello streaming trasversalmente su tutti i device con la pulizia dei dati: ogni viewer viene conteggiato per il device che utilizza», ha proseguito Dazn. Dati alla mano, per la terza giornata gli ascolti sono in crescita. Si parla di quasi dei milioni complessivi di soggetti unici che hanno assistito alle partite di campionato, con la performance migliore che si è registrata nel corso di Napoli-Juventus (1,6 milioni di utenti). Inoltre, Rosanna Tamburrano di Nielsen ha spiegato che la società ha «accolto con interesse l’esigenza di misurare l’audience della serie A 2021-22. L’obiettivo è ottenere una misurazione per ogni device e ogni location per avere audience complessiva. L’output prevede report giornalieri con dettagli minuto per minuto delle partite». Dopo una spiegazione tecnica sulla misurazione degli ascolti, che in una seconda fase prevede anche una stima del fattore co-viewing (ovvero più visioni contemporanee da un unico account), Dazn ha fatto sapere che per quanto riguarda «la composizione dell’ascolto, la tv rimane quota ascolto preferita (70% circa), con crescita nell’ultima giornata probabilmente a causa del rientro dalle vacanze».

L’intervento di Agcom

Intanto, sull’argomento è intervenuto oggi pomeriggio il presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, nel corso dell'audizione in commissione Trasporti della Camera: «La questione degli indici di ascolto che attiene alla distribuzione degli introiti pubblicitari è molto delicata. Lasorella ha spiegato che «l’autorità ha adottato una delibera che attiene al nuovo processo di digitalizzazione al fine di rilevare le proprie audience in trasparenza. La sfida è la misura della “total audience” che comprende tutti i dispositivi digitali. L’autorità ha stabilito che ci sia una rilevazione uniforme». Il presidente dell’Agcom ha spiegato che «attualmente gli ascolti di Dazn sono rilevati da Auditel per la tv e da Nielsen per gli altri dispositivi. La metodologia applicata non è conforme e anche Upa ha manifestato la propria perplessità di fronte a queste misurazioni. Il 9 settembre l’Agcom ha adottato una delibera per verificare i sistemi di misurazione e si riserva di adottare ogni misura per garantire la corretta rilevazione.

Nonostante la necessità di monitorare i singoli disservizi, complessivamente si può dire che la questione della tenuta della rete in merito alla congestione e quella della parità di accesso degli operatori sono risolte o in via di risoluzione».

Paita propone risoluzione su obblighi Dazn

Inoltre, la presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Raffaella Paita, ha proposto un testo di risoluzione sulle questione legate agli obblighi per Dazn, la piattaforma digitale che detiene i diritti tv esclusivi del campionato di calcio per i prossimi tre anni. «Un atto del genere può avere un valore e un grande impatto e significato - ha chiarito il presidente dell'Agcom Giacomo Lasorella – ‘'Autorità finora ha cercato di fare il proprio, nell’ambito di un quadro da definire e che stiamo cercando di definire ora. Una presa di posizione forte da parte del

Parlamento è utile e apprezzata. La preoccupazione principale era che la rete tenesse, e ora è superata - ha aggiunto Lasorella - Ora il problema è la qualità di servizio, serve che Dazn si impegni nei confronti di Lega di A, Agcom e cittadini sulla qualità del servizio. Dovrà anche stabilire quanto la rete è in grado di trasmettere adeguatamente il segnale e verificare se c'è la possibilità di utilizzare un meccanismo alternativo per le zone in cui la rete non arriva e non ce la fa. Serve uno standard di qualità», ha proseguito Lasorella, che sugli indici di ascolto ha quindi concluso: «Dobbiamo acquisire una serie di notizie, occorre un quadro fattuale consolidato e ufficiale. Un atto di indirizzo lo abbiamo già fatto: “adeguatevi in modo tale da certificare anche i dati internet, che si può fare, attraverso metodologie certificate e terzi”. Ora auspichiamo che Dazn si conformi, se non accade Agcom adotterà i provvedimenti che l'ordinamento gli garantisce».

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