Prima Inzaghi e poi Mancini: Acerbi diventa leader Nazionale

Francesco Acerbi
di Alberto Abbate
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Martedì 15 Ottobre 2019, 07:30
Fratelli diversi d’Italia. Perché se Immobile fatica, Acerbi dilaga. Dopo la Lazio, si prende pure col ct Mancini il centro della difesa. Incredibile l’ex Sassuolo, a 31 anni conquista con gli interessi tutto quello che gli era stato tolto in carriera. E’ il nuovo leader della retroguardia azzurra, anche se stasera partirà dalla panca. Non servono i suoi straordinari, dopo la qualificazione a Euro 2020 conquistata sabato con la Grecia. Acerbi riposa ed è un bene per uno a cui Inzaghi ha risparmiato appena 20’ sinora. Più di lui è stato impiegato (810’, 9 gare su 9 fra campionato ed Europa), Strakosha. Il tecnico spera che il portiere non abbia un contraccolpo dopo la terribile uscita con l’Albania. Oggi a Formello, alle 10.30, ci sarà la ripresa. E il tecnico, dopo il viaggio in famiglia a Londra, si concentrerà guarda caso sui gol presi dai calci da fermo o a difesa schierata. E’ successo a Bologna, non dovrà ripetersi nulla di tutto ciò sabato con l’Atalanta, ora orfana (lesione all’adduttore) del bomber Zapata. Inzaghi non potrà contare sullo squalificato Leiva, ma spera di poter avere Correa. L’argentino ha un piccolo problema al polpaccio, oggi effettuerà nuovi controlli, ma dallo staff medico filtra ottimismo per sabato pomeriggio.

NAZIONALI
Sino a dopodomani difficilmente si avranno certezze sulla formazione. Soltanto fra domani e giovedì Inzaghi potrà riabbracciare tutti i suoi giocatori di ritorno dalla Nazionale. Luis Alberto, Acerbi, Immobile e André Anderson (Ventura lo vorrebbe portare in prestito a Salerno) saranno gli ultimi a rientrare. Ieri hanno giocato contro, il Montenegro di Marusic e il Kosovo di Valon Berisha, voglioso ancora di riscattarsi a Roma: «L’anno scorso ho vissuto sette mesi difficili, ho sofferto molto. Adesso con il lavoro spero di raddrizzare tutto, dopo un brutto infortunio sto cercando la forma giusta. Non c’è sensazione migliore di tornare in campo, i due gol all’Inghilterra sono stati una boccata di ossigeno. Il mio più grande desiderio è portare il Kosovo agli Europei o ai Mondiali un giorno. Vorrei inoltre aiutare il più possibile la Lazio a entrare in Champions». Sinora ha però fallito i suoi 137’ in campo. Da capire invece se sabato giocherà Marusic o Lazzari dal primo minuto. Perché il montegrino sarà ancora squalificato contro il Celtic e quindi toccherà di nuovo all’ex Spal giocare in Europa sull’esterno destro. Dopo l’Atalanta si volerà a Glasgow, poi ci sarà il ritorno contro gli scozzesi all’Olimpico. Oggi si saprà se lo stadio, dopo la decisione della Uefa, sarà chiuso nonostante i tentativi biancocelesti di scongiurare il pugno duro.

LO STADIO
Lotito intanto prova a fare pure qualche passo in avanti per lo stadio delle Aquile: «Ho parlato con lui in occasione di Italia-Grecia – rivela l’assessore allo sport Frongia – ma non mi ha parlato di nessun dossier riguardante la Cittadella biancoceleste». Chissà se quando il presidente riuscirà ad avere un proprio impianto, si consumerà pure un meraviglioso ritorno: «La Lazio è forte e ha una grande rosa – rivela Nesta, ora tecnico del Frosinone, a Radio Radio – e sarebbe il sogno di chiunque allenarla un giorno». Figuriamoci per un figliol prodigo.
 
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