Supercoppa, domani la finale Reggio Emilia-Milano
battute Sassari (79-78) e Venezia (71-66)

Supercoppa, domani la finale Reggio Emilia-Milano battute Sassari (79-78) e Venezia (71-66)
di Carlo Santi
3 Minuti di Lettura
Sabato 26 Settembre 2015, 20:51 - Ultimo aggiornamento: 23:14
A Torino, la Grissin Bon Reggio Emilia ha battuto 79-78 i campioni in carica della Dinamo Sassari nella prima semifinale della Supercoppa e raggiungono la finale di domani pomeriggio.
A sfdiare Reggio Emilia sarà Milano: l'EA7 Armani ha battuto, raggiungendola e superandola solo nel finale, l'Umana Venezia 71-66. Milano contro Reggio Emilia domani (alle 18.30 a Torino) diventa non solo la partita che assegna il primo trofeo della stagione ma la partita che doveva essere la finale dell'ultimo campionato quando, invece, Sassari ha costretto l'Olimpia alla resa.

Reggio Emilia-Sassari 79-78

E’ una piccola rivincita quella che si è presa la Grissin Bon Reggio Emilia contro i campioni d’Italia della Dinamo Sassari battuti 79-78 al termine della prima semifinale della Supercoppa. Piccola rivincita ma, come avevamo visto nella finale scudetto, c’è davvero grane equilibrio tra le due squadre. Del resto lo scudetto è stato assegnato a gara7.

Finale di partita reso acido da una decisione arbitrale strana, con il cronometro non riportato a 14” dopo un fallo di Varnado e poi l’infrazione di 24” di Reggio Emilia.

A decidere la partita sono stati gli italiani di Reggio: Polonara, Stefano Gentile e Aradori ma anche un deciso Della Valle.

Partita con diversi cambi di padrone, con Sassari che ha avuto in Varnado e Petway gli uomini che hanno cercato di dare la svolta in area mentre Reggio ha avuto in Kaukenas il giocatore in grado di dare ritmo ai compagni.

Il vantaggio della Dinamo (49-43) è arrivato grazie a Varnado e Eyenga (alla fine per lui 16 punti) e in un momento di difficoltà difensiva coach Menetti ha chiamato la zona , la 2-3, mossa che si è rivelata vincente. Proprio così Polonara e Gentile hanno confezionato un 13-2 per il sorpasso prima che Rok Stipcevic, l’ex play di Roma, con due bombe cambiasse ancora volto alla sfida (64-63 per Sassari).

Sempre sul filo dell’equilibrio (75-75 a 5’ dalla sirena) ma Lavrinovic e Della Valle hanno messo a segno due canestri prima di due passaggi in lunetta per Eyenga per il 79-78 per Reggio.

Siamo al finale, all’errore degli arbitri, anzi al pasticcio con il tavolo che non ha riportato il cronometro a 14” lasciandolo a 6. Errore di Aradori nel e poi di Haynes dall’altra parte con il fallo su Polonara a 1”12. L’azzurro ha falito il primo tiro e poi, volutamente, il secondo. Era tardi per capovolgere il risultato.


Milano-Venezia 71-66

Che partita Milano-Venezia. L’Armani di Repesa ha un carattere speciale, è una squadra che non si arrende e che a perdere non ci sta. È scivolata indietro, ha rincorso, ha recuperato 10 punti (53-43) contro un Goss a tratti scatenato, 15 punti per Phil ma anche un antisportivo e un passi a 7” dalla sirena nel disperato tentativo di impattare gli avversari.

Chiave della partita è stata la difesa di Milano nel secondo tempo. A dire il vero la prima Armani sul parquet non è stata bella; anzi, ognuno per proprio conto mentre dall’altra parte gli uomini di Recalcati, diretti da Green, hanno dato il meglio sfruttando anche il loro pivot Owens. Il contrario di Milano i cui lunghi non hanno offerto una grande prestazione.

Reyer di corsa davanti a un Repesa quasi disperato e con Alessandro Gentile che, appena rientrato (con Cinciarini) dagli Europei, ha cercato di scuotere tutti.
Milano aggrappata ai suoi uomini di esperienza per cercare di rimediare e dopo essere scivolata indietro, quei 10 punti che dicevamo, ha innescato Gentile e poi Cerella che in contropiede (con Gentile) ha piazzato un bel 7-0 per la riscossa che lo stesso Cerella - uno che non sarà un fenomeno ma è sempre pronto - ha messo a segno la tripla del pari dopo un ennesimo tecnico fischiato a Gentile (per il capitano alla fine 17 punti, il top della partita).

Stavolta, però, la decisione degli arbitri è parsa oltre le righe. Ma all’inizio si esagera sempre.
Dal pari (53-53) a un altro balzo avanti di Venezia con i suoi campioni, ossia Goss, Bramos e Ortner e quando la Reyer sentiva il profumo della finale McLean dalla lunetta e poi Cinciarini a 2’12” dalla fine si sono messi vicini (62-63).

Spettacolo pirotecnico di triple con Goss e Jenkins, prima del vantaggio milanese (67-66) con ulteriore allungo con McLean che ha messo nella disperazione Venezia. I tentativi di rimonta di una Venezia diventata nervosa sono naufragati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA