Undici anni fa il Sud Sudan nemmeno esisteva come Stato, poi un referendum ne ha sancito l’indipendenza dal Sudan dopo una lunga guerra civile. Era il luglio 2011, due giorni dopo la nazionale di basket giocò la sua prima partita. Perse di due punti. A distanza di undici anni, arriva la qualificazione ai Mondiali con 11 vittorie su 12 partite nel girone africano. All’esordio nella competizione iridata la favola della prima vittoria non ha il lieto fine per una questione di dettagli. Vince il Portorico 101-96 dopo un tempo supplementare, ma i sud sudanesi giocano una partita incredibile.
Avanti di 10 al riposo lungo e ancora 72-65 a meno di quattro minuto dalla fine, a questo punto accade di tutto.
Banchero e Doncic, brillano le stelle
È anche il giorno di Paolo Banchero e Luka Doncic. Il rookie dell’anno in Nba, non entra in quintetto, ma appena mette piede in campo si prende subito sulle spalle il Team Usa che fatica per quasi venti minuti contro la Nuova Zelanda, poi si scioglie nel terzo periodo e dilaga fino al 99-72. Banchero scrive 21 punti con 8/10 dal campo e 4 rimbalzi e due stoppate di contrino. Una prestazione a tutto tondo in entrambi i lati del campo. Kerr ha forse trovato un’arma in più da sfruttare in questo mondiale.
Su Luka Doncic, invece, ormai non esistono altre parole sulla sua forza: 37 punti e 7 assist in 29 minuti in campo. La Slovenia vince 100-85 contro Venezuela grazie anche ai 21 punti di Tobey e ai 18 di Prepelic. Un bel segnale a tutte le pretendenti alla vittoria finale. La Spagna, campione in carica, senza problemi contro la Costa D’Avorio, 94-64 il finale. Willy Harnangomez, 22 punti e 5 rimbalzi, il fratello Juancho 11 punti e 5 rimbalzi. Bene anche la Serbia, 105-63 contro la Cina allenata dal serbo Sasha Djordjevic, e il Brasile, 100-59 sull’Iran ma con l’ansia per il grave infortunio a Raul Neto. Il neo acquisto del Fenerbahce ha riportato la rottura del tendine rotule del ginocchio destro in seguito ad un tiro in avvicinamento a canestro. Si prospettano per lui diversi mesi di stop.
Absolute madness in the final seconds of regulation between Puerto Rico and South Sudan 🔥
We're headed to OT in Araneta!#FIBAWC x #WinForAll pic.twitter.com/dUh9TlKaFV— FIBA Basketball World Cup 2023 🏆 (@FIBAWC) August 26, 2023
Italia in campo con il 5,7% di share
Tutto pronto per Italia contro Repubblica Dominicana, palla a due domani alle 10 ora iialiana. La vittoria di entrambe le squadre nella partita inaugurale fa si che lo scontro diretto tra le due squadre più forti del girone A possa valere già per il primo posto. Si giocherà all’Araneta Coliseum, teatro dello storico “Thrilla in Manila”, terzo e ultimo incontro di pugilato tra Muhammad Ali e Joe Frazier disputato il 1° ottobre del 1975 vinto da Ali per ko tecnico. La partita contro l'Angola è stata vista da 278 mila spettatori in chiaro su Rai Due, pari al 5,7 per cento di share.
La formazione allenata da Nestor Garcia può contare innanzi tutto sul talento di Karl Anthony Towns, stella dei Minnesota Timberwolwes, e anche sull’esperto 37enne Victor Liz (18 punti e 6 rimbalzi contro le Filippine) e su Andres Feliz (12 punti, 6 rimbalzi e 8 assist ieri). Altro nome da tenere in considerazione è Jean Montero. “Siamo contenti per aver vinto – ha detto Nik Melli, 110 presenze raggiunte in Nazionale – una partita per nulla scontata. Avevamo un po’ di pressione all’inizio ma poi abbiamo portato a casa i due punti. La Repubblica Dominicana è una squadra che ruota attorno ad un singolo giocatore, Towns, e per certi versi mi aspetto un match simile a quello contro l’Angola. Giocheremo contro una formazione fisica e veloce nel ritmo. Dovremo controllare i rimbalzi e non farli correre. Le qualità di Towns sono note Dovremo giocare di quadra per contenerlo”.