Anche Sassari è una montagna troppo alta da scalare per la Virtus Roma che, già priva di Evans e Beane, perde in partita anche Robinson e Hunt. Al Pala Eur, ancora desolatamente senza pubblico, finisce 72-92. Bastano quattro minuti alla Dinamo per indirizzare la partita, dal’8-5 al 10-21 del primo quarto. Poi è un monologo sardo che manda quattro giocatori in doppia cifra, tira con quasi il 45 per cento da tre punti e prende 47 rimbalzi contro 33. Per la Virtus, un ottimo Baldasso, 29 punti con 5/10 da tre. Wilson, a corrente alternata, chiude con 15 punti. Cervi 10 punti e 5 rimbalzi. In settimana la Virtus dovrà guardare la situazione infortunati e preparare la difficile trasferta a Milano.
LA PARTITA
Il 7 marzo, Roma contro Sassari è stata l’ultima partita dello scorso campionato, prima della chiusura del basket e dell’Italia intera. Il silenzio surreale del Pala Eur è lo stesso di oggi pomeriggio. Senza Evans e Anthony Beane solo in panchina, la Virtus parte con Baldasso, Robinson, Hadzic Wilson e Hunt. Roma parte bene: 8-5 al quarto con otto punti di Wilson (due triple). Poi non segna per quasi tre minuti e la Dinamo sorpassa 8-15. Il vantaggio si dilata, al decimo è 10-21. Treier chiude la transizione del 12-25 e Pusica mette la tripla del 15-30 al 14esimo. Roma accusa il colpo, Bendzius trova la tripla del 18-37. Al riposo lungo è 23-44.
Al rientro in campo, alla prima azione Robinson si fa male alla caviglia su un contatto con Stefano Gentile. Bucchi non fa in tempo a guardare in panchina e anche Hunt prende una botta. Con i giocatori contati, la Virtus ha un sussulto con sei punti in fila di Cervi: 31-48 al 24esimo. Pusica segna il 39-62, mini break Roma per il 44-62 del 30esimo. Wilson, lungo senza punti segnati, trova qualche tiro libero, 53-71 al 34esimo. Baldasso è l’ultimo a voler mollare, ma i suoi 29 punti non bastano per una rimonta impossibile. Finisce 72-92. Sarà un’altra settimana di lavoro in palestra, in attesa di novità anche dal punto di vista societario.