I pesticidi e la rivolta degli agricoltori, la marcia indietro (provvisoria) della commissione europea Cosa prevede l'accordo

Martedì 6 Febbraio 2024, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 19:09

Lo stop della Von der Leyen

Taglio del 50% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2015-17, divieto in un grande numero di superfici, definite sensibili, promozione di pratiche ecocompatibili di controllo delle infestanti e target di riduzione anche a livello nazionale. Questi alcuni contenuti della proposta di regolamento della Commissione europea sui pesticidi, sulla quale oggi è arrivato l'annuncio del ritiro da parte della presidente Ursula von der Leyen. Secondo Coldiretti lo stop salva il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterranea, dal vino al pomodoro. Presentata nell'estate del 2022, la proposta ha avuto un iter travagliato in Consiglio agricoltura e nell'Europarlamento. Viste le prime resistenze dei ministri, la Commissione europea aveva fatto concessioni sulle aree sensibili. Gli Stati avevano poi chiesto e ottenuto un supplemento della valutazione di impatto sociale ed economico della proposta, che ha ritardato i lavori di sei mesi. Intanto nell'Europarlamento era scontro tra la commissione agricoltura e quella ambiente, competente sul dossier. Il documento prevedeva anche il 25% della superficie agricola dell'Unione ad agricoltura biologica entro il 2030.

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