Migranti, dagli arrivi legali ai rimpatri veloci: il piano della Ue in 10 punti per contrastare l'emergenza

Lunedì 18 Settembre 2023, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 13:01

10) EROGAZIONE DEI FONDI ALLA TUNISIA

È il nodo più spinoso e riguarda l’esecuzione del memorandum sottoscritto con la Tunisia a luglio, che, a rigore, non è un documento giuridicamente vincolante per l’Ue (e in base al quale, comunque, il presidente Kaïs Saïed non si è impegnato a impedire le partenze): per von der Leyen va data «priorità alle azioni con impatto immediato per affrontare la situazione attuale e accelerare l’aggiudicazione di nuovi progetti». I prestiti di circa 2 miliardi di dollari dell’Fmi sono al palo perché Tunisi non ha attuato le riforme a cui essi sono condizionati. Il pressing italiano, che si traduce in impegno della Commissione, è volto a sbloccare da subito quanto promesso dall’Ue: 250 milioni di euro che, però, dipendono dall’avanzamento di un lavoro tecnico che pure lato Tunisi non ha fatto passi avanti.

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