Meloni: «Ora do io le carte, no ai condizionamenti. Pozzolo sospeso, Mattarella non resterà inascoltato»

Venerdì 5 Gennaio 2024, 00:07 - Ultimo aggiornamento: 09:17

Il premierato e il referendum

Per quella che lei ha definito più volte la madre di tutte le riforme, Meloni mette in campo una difesa serrata. Il premierato? «Crea un buon equilibrio e rafforza la stabilità dei governi» senza «togliere potere» al Capo dello Stato (nonostante, in realtà, al Quirinale non spetterebbe più né la scelta del premier e né dei tempi dello scioglimento per le Camere). Pur vedendo il referendum come abbastanza inevitabile, la premier allontana lo spettro della personalizzazione che fu fatale a Matteo Renzi. «Il referendum non è su di me - spiega - io sono il presente di questa nazione, ma è sul futuro di questa nazione». Incalzata sul tema premierato, Meloni dà qualche dettaglio in più su cosa ha in mente per la legge elettorale («La soglia deve esserci per forza» e «sono favorevole alle preferenza») sia per un limite al numero dei mandati: «Non lo considero necessario» dice, sottolineando come dovrebbe occuparsene il Parlamento. Aule che secondo la premier dovrebbe decidere sul terzo mandato ai governatori chiesto a gran voce dai presidenti di Regione di centrodestra e di centrosinistra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA