Barriere a viale Manzoni, l'odissea dei residenti: «Il nostro muro di Berlino»

Dovevano essere provvisori, invece sono rimasti e il prossimo anno, il 3 agosto, compiranno 10 anni

Barriere a viale Manzoni, l'odissea dei residenti: «Il nostro muro di Berlino»
di Laura Bogliolo
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Giovedì 10 Novembre 2022, 06:49 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 08:37

Sull'asfalto, all'incrocio tra viale Manzoni e via Merulana, ci sono ancora le indicazioni stradali sbagliate, tanto che «capita spesso di incrociare qualcuno che va contromano». Il divieto di fermata viene ignorato e la strada a senso unico si restringe ancora di più. Anche perché, dopo 9 anni, i new jersey su viale Manzoni sono ancora lì. «Un monumento all'inerzia e alle mancate promesse» secondo residenti e commercianti che da anni ne chiedono la rimozione. Dovevano essere provvisori, invece sono rimasti e il prossimo anno, il 3 agosto, compieranno 10 anni.

IL PIANO

Furono installati per segnalare la nuova viabilità dovuta alla parziale pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali voluta nel 2013 dall'allora sindaco Ignazio Marino e definita da molti «una trappola». «Il nuovo piano stravolse la circolazione tra Colosseo ed Esquilino, venne avviata ad agosto ricorda Federico Fiorucci, ottico di via Labicana il Comune disse che il test era superato, ovvio no? I romani erano tutti in ferie e a settembre come era prevedibile ci fu il caos». Esplose il caos per il traffico: via Labicana e via Merulana divennero a senso unico, al centro la corsia per i bus, ai lati quelle per le auto protette dai famosi new jersey.

Ma deflagrarono anche le proteste di residenti e commercianti. Meno parcheggi, divenne praticamente impossibile fermarsi per fare acquisti, la cartellonistica stradale confusa, poi, non aiutò. «Dopo tante lotte aggiunge Fiorucci grazie all'aiuto del comitato di quartiere Esquilino-Monti siamo riusciti a far rimuovere i new jersey da via Labicana, ma quelli su viale Manzoni sono rimasti: non solo sono orribili, ma tutta la viabilità è un disastro, lo è da sempre. Soprattutto aggiunge non si capisce perché abbiano lasciato quel muro di cemento sulla strada». Fiorucci è un fiume in piena: «C'è il muro sulla strada, ma anche i marciapiedi sono dissestati, le caditoie ostruite e di sicuro i new jersey non favoriscono il deflusso delle acque piovane».

Nell'ottobre del 2013 il Comune annunciò la sostituzione della barriera con «cordoli di granito, come da prescrizione della Soprintendenza». E invece il muro di Berlino (così lo definiscono ancora i residenti) è ancora lì, creando intralcio alla viabilità, ma anche alla sicurezza stradale, come dimostrarono i numerosi incidenti avvenuti subito dopo la loro apposizione. «Quei blocchi sono un disastro, l'altro giorno un bus è rimasto bloccato tra un new jersey e un'auto parcheggiata». Il commento è di Nicola Tripodi, oggi 75 anni, nel 2013 a capo di una associazione che si batteva per il decoro dell'Esquilino. «Non è cambiato nulla su viale Manzoni, quel muro è ancora lì sono state tante le promesse da parte dell'amministrazione, ma mai nessuno li ha tolti» aggiunge Tripodi. Ad agosto del 2018, ad esempio, si è riparlato della rimozione in una mozione presentata nel Consiglio del I Municipio. Il tema dei new jersey è rispuntato a febbraio quando il sindaco Roberto Gualtieri ha incontrato i residenti.

«Quel muro di cemento è inguardabile, a cosa serve? A me è capitato spesso di vedere auto che andavano contromano» ammette Simone Braghetta, presidente della Rete di imprese di via Merulana. E aggiunge: «Vorremmo un nuovo progetto per la viabilità da condividere anche con noi, da via Merulana e da via Emanuele Filiberto non si può più girare a destra per andare al Colosseo, un vero danno per la viabilità, molti commercianti ai tempi si lamentarono». Su via Labicana si è scelto di innalzare una sorta di muretto. «E' un disastro comunque sbotta Daniela Abbattista, della storica macelleria Novecentosedici, aperta negli anni Sessanta - non ci sono più parcheggi, ci salviamo con le consegne a casa. Inoltre aggiunge non c'è più neanche lo spazio per il carico-scarico merci». E l'odissea new jersey continua.

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